Spaghetti, ecco i migliori in commercio secondo Altroconsumo 0

Spaghetti-pexels-pixabay-262905

Italiani pasta lovers. Siamo i primi consumatori, con 23 kg pro-capite annui, e anche il primo Paese produttore con 3,6 milioni di tonnellate nel 2022. E ciò, nonostante l’aumento dei prezzi al consumo: un kg di spaghetti o di penne ci costa in media il 24,6% in più rispetto allo scorso anno (dati Istat). Di questo ma anche altri parametri di valutazione si è occupata Altroconsumo nella sua disamina dei migliori spaghetti in commercio nel nostro Paese. Vediamo com’è andata.

Il test di Altroconsumo

22 marchi, tra i più diffusi nei supermercati, sono passati sotto la lente d’ingrandimento di Altroconsumo, l’associazione dei consumatori. Un’analisi puntuale che ha certificato i migliori per qualità, e non solo. In generale, i risultati sono stati soddisfacenti per la pasta più amata dagli italiani.

Per testare i campioni di pasta gli esperti di Altroconsumo si sono concentrati su diversi parametri: peso netto, contenuto di proteine, furosina, micotossine e pesticidi. I campioni sono stati sottoposti anche a una prova di cottura e assaggio effettuata da chef esperti. 

Nel giudizio, un peso del 10% è stato dato alla valutazione delle etichette e delle confezioni. Un peso del 40% è stato dato al totale delle prove di laboratorio e alla prova di assaggio.

Sulle etichette delle confezioni di pasta, per legge, non devono mai mancare: denominazione di vendita, peso netto, numero di lotto, data di scadenza, nome e sede del produttore o del distributore, sede dello stabilimento di produzione, origine della materia prima (paese di coltivazione del grano e molitura). Importantissima, poi, la dichiarazione nutrizionale, obbligatoria, informa su: valore energetico, quantità di grassi, acidi grassi saturi, carboidrati, zuccheri, proteine e sale.

I prodotti sono stati portati poi in laboratorio, dove sono stati valutati: peso netto e corrispondenza di quanto indicato sulle confezioni, presenza di grano tenero, proteine, furosina, indicatore del danno termico subito dalla pasta nel corso della fase di essiccazione, fibra totale, impurità date da materiali estranei e micotossine. In particolare, i valutatori si sono soffermati sulla rilevazione puntuale di queste sostanze naturali tossiche, di cui alcune anche cancerogene. Inoltre, sono stati rintracciati pesticidi, come il glifosato, e infine valutato l’imballaggio.

La prova cottura e di assaggio degli spaghetti

La prova di cottura e l’assaggio dei campioni sono stati realizzati in una scuola di cucina da chef esperti. I campioni sono stati valutati in maniera anonima, cioè senza conoscere marca e denominazione del prodotto. I parametri considerati sono stati: l’aspetto visivo a crudo e la valutazione del prodotto a cotto.

Mentre nel primo caso ciò che conta è l’osservazione della superficie della pasta, la presenza di eventuali rotture e il suo colore, per il secondo si è verificata la veridicità del tempo di cottura indicato in confezione, la sua tenuta, la facilità di distacco in cottura, sintomo di qualità, il nervo, ovvero la resistenza della pasta alla masticazione, la sua collosità, ma anche la capacità di assorbire il sugo.

Infine, all’assaggio è stato dato un giudizio complessivo rispetto a tutte le sensazioni gustative e tattili percepite al gusto.

I risultati

A vincere il riconoscimento di Altroconsumo sono gli Spaghetti al bronzo Barilla, ritenuti quelli con la più alta qualità. E i “rossi” di casa Barilla si aggiudicano il titolo di Migliore del Test, cioè il prodotto che non ha rivali a prescindere dal prezzo. Nel caso specifico 1,29 – 1,38 euro a confezione.

Seguono, nella categoria di “ottima qualità” gli spaghetti di Gragnano IGP Italiamo di Lidl, lo spaghetto Armando, gli spaghetti n. 15 de La Molisana, i n°180 di Granoro Dedicato e i De Cecco n°12.

Ad essere giudicati di “buona qualità” gli spaghetti di Gragnano IGP del Pastificio Liguori, La Marca del Consumatore, Pasta Reggia, decretata anche “Miglior Acquisto” del test, cioè con qualità globale almeno buona e il rapporto tra giudizio globale e prezzo più conveniente, gli Spaghettoni di Senatore Cappelli biologico di Alce Nero, gli Agnesi n°3, i n°4 di SELEX, seguiti dagli spaghetti n° 9 di Gragnano IGP di Garofalo, lo spaghetto n°104 di Voiello, gli spaghetti n°5 Barilla, i Tre Mulini di Eurospin. A chiudere la categoria gli spaghetti Cellino, anche questi decretati Miglior Acquisto, ex aequo con i Pasta Reggia.

Infine, chiudono la classifica con “qualità media” gli spaghetti Rummo n° 3, i Divella 8, i Conad n° 5, Le Stagioni d’Italia Senatore Cappelli e i Carrefour Classic.

Leggi anche Busi.ate, la pasta siciliana on the go arriva a Palermo

Articolo precedenteProssimo articolo

Lascia un commento

Most Popular Topics

Editor Picks