Vulcano, Therasia Resort: bellezza, benessere e la cucina stellata di Giuseppe Biuso – Il nostro tour 0

ISOLA DI VULCANO (ME). Ci si innamora di chi sa emozionare anche al primo sguardo. Non occorrono parole, gesti, ma solo sensazioni. Dalla terrazza del Therasia Resort, il cinque stelle immerso nel verde con vista verso l’arcipelago delle Eolie, il paesaggio di Vulcano è un incanto per gli occhi e lo spirito. Un’esperienza avvolgente, tra profumi inebrianti dei grossi gelsomini e il fascino di una location straordinaria.Incastonato come un gioiello, l’hotel di lusso è un angolo di paradiso dove spazi e tempi si dilatano lasciando il posto a un senso di pace e benessere. Orogastronomico ha vissuto un press tour di tre giorni, organizzato dal Therasia Resort e guidato dall’ufficio stampa Federica Raccuglia, alla scoperta delle bellezze dell’Isola di Vulcano. Un’Isola dove la forza della pietra lavica si fonde con i colori delicati e avvolgenti del bianco e dell’azzurro.Un tempio del benessere, accogliente e rilassante, dove ritrovare armonia scegliendo di immergersi tra la piscina esterna con vista panoramica verso le Isole, oppure nella vasca idromassaggio del centro benessere che accoglie al suo interno sauna e bagno turco.Al Therasia si esaltano e si valorizzano le ricchezze del territorio. Non a caso all’interno sono quattro i ristoranti, tra cui uno stellato “Il Cappero” guidato dal giovane chef Giuseppe Biuso. Lo stesso è al timone del ristorante vegetariano “Tenerumi“. Gli altri due sono “I Grusoni” e “L’arcipelago“. Il design rispecchia perfettamente la filosofia delle diverse cucine.L’attenzione e la cura al dettaglio sono le parole d’ordine, lo si avverte già dalla colazione. Nella vetrina come piccoli capolavori, non solo dolci prelibatezze, ma anche rosticceria mignon palermitana.“I Grusoni” è fresco, semplice e moderno. Si assaporano piatti realizzati con materie prime basilari: dalla bruschetta con capperi, pomodorini e olio agli anelletti preparati in modo alternativo: patate, cozze e provola.Non potevamo non vivere l’esperienza de “Il Cappero“, cucina firmata dallo chef una stella Michelin Giuseppe Biuso, classe ’88 di Palermo, che ha lavorato al fianco di grandi chef da Nord a Sud Italia. La sua cucina valorizza i prodotti locali, che rispetta la stagionalità delle materie prime e l’enogastronomia italiana. La sua mano è lineare, dallo spirito creativo che racconta un territorio.

Non capita tutti i giorni di seguire un corso di cucina da uno stellato con vista sulle Isole Eolie.Lo chef “diverte i palati”, con una piccola anticipazione per stile di ciò che ci si appresta a degustare: cono fatto di pasta brick ripieno di spuma di lime e tartare di pesce ombrina; foglia di cappero fritto con farina di ceci e dressing al limone. A seguire la roccia al nero di seppia servita con tagliatella di calamaro e maionese ai ricci. La sfera fatta con gel di pomodoro, ricotta salata e melanzana; il waffel con burro e acciuga.Lo chef inizia il percorso degustazione con un piatto innovativo in carta: lo campo, sferificazione di liquirizia, gel di rabarbaro, alga croccante;Un’altra caponata di melanzane;Bianco Mangiare: Gnocco di seppia, gnocco di patate, fonduta di ragusano, cialda di mandorle. Il classico dolce sicialiano reinterpretato della chef nella versione salata;Risotto allo Sfincione;Rana-Grana e Rana Pescatrice: Rana pescatrice, spuma di parmigiano e cosce di rana fritte. Un gioco di parole e di sapori;La Carota: Tartare di carota al finocchietto, cocco, gelato al finocchietto;Per finire con la petite patisserie