Riesi. Muffuletto – forse dal francese mufflè, che vuol dire pane soffice – è il pane tipico del Nisseno, fatto con un mix di farina di grano tenero e di grano duro e semi di anice. A Riesi è una vera tradizione che si ripete, anno dopo anno, durante il periodo dei morti e in particolar modo per San Martino. La ricetta del muffuletto di Riesi si differenzia da altre simili delle province siciliane per la cottura che conferisce al pane una consistenza esterna croccante e la parte interna molto soffice.
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E proprio il panino della cultura gastronomica locale – il muffuletto, appunto – mescolato a un pizzico di rivoluzione in cucina, è diventato a Riesi il protagonista di un locale vivace, colorato e moderno, in cui è possibile abbinare anche vini e birre siciliani. Un locale che racconta la passione di tre giovani – emigrati di ritorno – per una terra generosa, ma spesso sottovalutata.
Tre soci, giovani migranti di ritorno grazie a “Resto al Sud”
A valorizzare questo cibo della memoria e della tradizione, tanto da costruirci attorno un bistrò, ci hanno pensato i fratelli Sara e Giuseppe Toninelli e lo chef Enrico Pantorno che, grazie al sostegno di Invitalia per le imprese, con i fondi di Resto al Sud, hanno aperto “Muffuletteria – pani cunzatu bistrò” dove il pane tipico delle festività religiose di novembre viene proposto tutto l’anno.
I tre giovani tornati al Sud i tre per rivalutare e valorizzare un prodotto tipico locale, costituiscono una rara eccezione che stride con la realtà fotografata dall’ultimo rapporto della Fondazione Migrantes secondo il quale proprio i comuni di Riesi e Barrafranca, vantano il non invidiabile primato per l’alto tasso di emigrazione.
Per dare vita al loro progetto Sara e Giuseppe sono, infatti, tornati da Milano, dove lei si occupava di confezionamento di regali aziendali di prodotti di enogastronomia, lui, un giornalista che si occupava di comunicazione istituzionale e sostenibilità.
Enrico, lo chef, dopo aver lavorato in diversi ristoranti siciliani, a Dubai e sugli aerei della compagnia aerea di Abu Dhabi, Etihad, come personal chef per gli ospiti della Diamond First Class ed essersi stabilito in Thailandia, ha deciso di stravolgere completamente la sua vita e quella della sua famiglia: ritornare a Barrafranca, suo paese di provenienza e contribuire con la sua cucina alla Muffuletteria. La sua è una cucina fatta da materie prime che hanno una storia da raccontare e che conducono in alto il muffuletto, divenuto veicolo di cultura gastronomica, proposto in varianti di gusto e farciture non convenzionali, da semplice pane di casa a simbolo di una cucina sostenibile, che valorizzi i sapori del territorio. Un mix di sapori siciliani, insomma, che unisce persone e prodotti, tradizione e modernità in una miscela ricca di gusto.