Resto al Sud, storie siciliane di successo   0

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È il Mezzogiorno bello e buono. Sono bar, ristoranti, trattorie, e persino mobile app. 62 realtà etiche e virtuose dal punto di vista enogastronomico che meritano di essere raccontate. Infatti, dalla collaborazione fra Gambero Rosso e Invitalia, Agenzia nazionale per lo sviluppo di proprietà del Ministero dell’Economia, è nata una vera e propria guida dei nuovi progetti imprenditoriali nel campo dell’enogastronomia più promettenti del Paese e avviati grazie ai finanziamenti dell’iniziativa Resto al Sud.

Un lavoro corale di selezione e raccolta che ha passato al vaglio dei valutatori della prestigiosa guida italiana migliaia di progetti vincenti. Dunque, il risultato è una pubblicazione che li racchiude tutti e li racconta cercando di superare la narrazione stereotipata di un Sud dove è impossibile creare valore.

I progetti innovativi in Sicilia selezionati da Gambero Rosso

Storie di chi ha deciso di restare o di tornare, di cambiare vita e scommettere sul Sud per concretizzare un sogno. E sono 10 le realtà siciliane che entrano nel novero della guida del Gambero Rosso per essersi distinte nel panorama nazionale per coraggio, ambizione, solidità del progetto, innovazione.

Eccole, ve le raccontiamo.

Palermo – I progetti Resto al Sud

Le Angeliche – Comfort Bistrò
Nel cuore del mercato del Capo, uno dei cuori ancora pulsanti di Palermo, le Angeliche è un’oasi tranquilla di gusto e sicilianità semplice, artigiana e raffinata. Frutta, verdura e pesce provengono dal mercato che le ospita.

Le Angeliche sono Veronica Schiera, Floriana Lo Bue, Barbara Sposito e Chiara Napolitano.

v.lo Abbadia, 10 – Palermo

www.leangeliche.it

Ponticello Taverna Gastronomica
Da un ex panificio e il sogno di un bambino, nasce nel 2021 nel quartiere dell’Albergheria a Palermo questo piccolo ristorante di cucina tradizionale e sincera, frutto dell’impegno di Paolo, Giuditta e Bernardo.

v.lo Viola, 2 – Palermo

Ruperossa

Un oliveto secolare è scenario e propulsore della nascita di un opificio focalizzato sull’imbottigliamento dell’olio di qualità. È l’avventura di Giuseppe Dongarrà, giovane fortemente legato alla cultura contadina del territorio madonita, che avvia a Gangi, entroterra palermitano, uno dei Borghi più belli d’Italia la sua azienda.

Qui oggi produce due oli extravergini IGP, Donna Angelica e Don Fefè, estratti a freddo in impianti di ultima generazione a ciclo continuo, con una selezione accurata delle piante che compongono i blend, olive raccolte a mano e frante entro dodici ore dalla raccolta.

c.da Cavaliere – Gangi [PA]

ruperossa.it

Catania

Agricolab
Del viaggio d’amore e gusto di Giuseppe e sua moglie Fawn da Singapore a Catania vi abbiamo raccontato qui. È ai piedi dell’Etna che decidono di fermarsi per aprire un bistrot con cucina a vista, che propone piatti semplici, da materie prime locali e selezionati, in formula anche da asporto e con shop all’interno.

Per saperne di più Agricolab, la cucina povera nel cuore della movida catanese

via Francesco Crispi, 258 – Catania

www.agricolab.it

Collage Boutique Bar
Un approccio sartoriale al drink quello di Antonio Arrigo, bartender giramondo, che firma i suoi cocktail mixando e contaminando preparazione homemade per le basi, essenze e prodotti siciliani, come la granella di capperi di Salina e la spuma di Passito di Pantelleria, mixati e sapori e profumi di altre culture.

via Nicola Spedalieri, 22 – Catania

www.collageboutiquebar.it

Piazza Scammacca
Primo mercato urbano indoor del Sud Italia, nato dall’idea di cinque giovani creativi in una ex chiesa del 1643, poi tesoreria comunale, Piazza Scammacca fa da apripista a un nuovo modello di ristorazione al Sud, anche con missione sociale. Sei format di gusto: Panem, viaggio nel panino italiano, Zio Enky, la carne italiana che ammicca al BBQ texano, Ella e Illum, pasta di tradizione e pasticceria moderna, Mareide, il pesce (collabora lo chef Joseph Micieli), Clara Bow, cocktail bar firmato dal bartender Domenico Cosentino. E cantina e spazio riservato anche per iniziative culturali.

Per approfondire leggi anche Catania, apre Piazza Scammacca: Joseph Micieli firma la cucina di Mareide

p.zza Scammacca, 9 – Catania

www.piazzascammacca.com

Vite
Ivan Siringo, ristoratore, e Jessica Cucinotta, sommelier, attualizzano il concetto di trattoria classica personalizzandolo con menù sempre nuovi e soggetti alla stagionalità dei prodotti, rigorosamente siciliani.

via Enrico Pantano, 61 – Catania [CT]

Messina

Balìce
Sous chef di Martina Caruso al Signum, Giacomo Caravello sogna l’avventura da solista in questo elegante ristorante nel centro di Milazzo dove i prodotti dell’area dei Nebrodi e Peloritani sono protagonisti di piatti ricercati, ma dove il punto di partenza è sempre la tradizione.

Curiosità. La balìce è un metodo di conservazione del pesce azzurro tipico di Milazzo. Tecnica antica quasi scomparsa, è utilizzata soprattutto per il tombarello, che viene messo sotto sale e pepe per oltre un mese per poi essere servito con olio, aceto e pane. Qui Giacomo lo ingentilisce con il burro di Normandia per condire dei tagliolini di pasta all’uovo. 

via E. Celi, 15 – Milazzo [ME]

www.baliceristo.com

Sharaba
Capitale catalana al periodo della dominazione spagnola della Sicilia, nella Barcellona siciliana di Omar Salvatore Chiaramonte rende omaggio alla contaminazione culturale e gastronomica con un progetto giovane che mette al centro una attenta selezione di vini, cocktail e piatti siciliani e non. Spazio anche all’intrattenimento, con un fitto calendario di eventi di musica dal vivo che dà spazio a solisti e gruppi di livello e a sonorità jazz manouche. 

p.zza Libertà, 4 – Barcellona Pozzo di Gotto [ME]

Trapani

Breakapp
La merenda a portata di clic. È questa l’idea di Giacomo Buzzitta, studente di Valderice, paese in provincia di Trapani, che lancia la prima app per il delivery dello spuntino a scuola e spalanca le nuove frontiere della ricreazione.

Fino a un’ora prima dello scoccare della campanella, lo studente ordina la merenda tramite smartphone al bar interno della scuola o a un esercente esterno, evitando così scambio di denaro e interminabili file al bar. Oggi, grazie a un accordo con l’Assessorato regionale dell’Istruzione e Formazione Professionale, l’app è utilizzata da 75 scuole.

v.le Europa, 40 – Valderice [TP] 

www.breakapp.eu

Cos’è Resto al Sud

Resto al Sud è l’incentivo che sostiene la nascita e lo sviluppo di nuove attività imprenditoriali nel Sud Italia, e precisamente in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia, nelle aree del cratere sismico del Centro Italia (Lazio, Marche Umbria), nelle isole minori marine, lagunari e lacustri del Centro-Nord.

È rivolto a chi ha un’età compresa tra 18 e 55 anni e i fondi disponibili ammontano a 1 miliardo e 250 milioni di euro. Resto al Sud copre fino al 100% delle spese, con un finanziamento massimo di 50.000 euro per ogni richiedente, che può arrivare fino a 200.000 euro nel caso di società composte da quattro soci. A oggi sono stati finanziati oltre 14mila progetti, dei quali un 25% sono nell’ambito della ristorazione, ma il numero è destinato a salire.

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