Assuli, restyling sur lies per il Lucido “Donna Angelica” 0

TRAPANI. La cantina Assuli è una rivisitazione moderna ed efficiente di un antico baglio del Settecento che nasce nel 1993 nel cuore della Sicilia occidentale. Un grande volume polifunzionale incastonato tra le colline che consolida un forte legame con la campagna e col territorio nel quale affonda le radici la tradizione vinicola della famiglia Caruso.

Assuli, regime bio e vitigni autoctoni

Assuli, dal dialetto “Al Sole”, comprende circa 130 ettari di proprietà, tutti in regime biologico, è una cantina all’avanguardia nella quale, attraverso tecnologie innovative nel rispetto della cultura e della tradizione familiare, vige la salvaguardia dell’ambiente e l’attenzione per il territorio.

Oggi a condurre l’azienda è la terza generazione formata da Roberto, Nicoletta e Michele, i terreni nella zona di Mazara del Vallo e di Trapani ospitano i vigneti di Lucido, Inzolia, Grillo, Zibibbo, Nero d’Avola, Perricone e Syrah posti ad altezze tra i 100 e 600 metri s.l.m., e godono di un clima mediterraneo con estati ventilate e inverni miti. Il suolo è ricco di argilla con ottima dotazione calcarea, di sostanza organiche e di azoto.

Vitigni “reliquia” per il futuro

Assuli è anche progettualità per il futuro. In collaborazione con l’Istituto Vite Vino di Marsala, infatti, ha in cura un campo sperimentale di circa 0,3 ettari di terreno con 600 innesti di vite con l’obiettivo di far riaffiorare alla quotidianità i vitigni antichi, detti “reliquia”, come Cutrera, Recuno, Vitrarolo, Catanese Nero, Lucignola, Rucignola, con l’obiettivo di sottolineare la pluralità di biodiversità siciliana e il legame dell’azienda col territorio.

Le uve bianche di Assuli arrivano dalle vigne di contrada di Carcitella tra Marsala e Mazara del Vallo su terreni di medio impasto, prevalentemente argillosi, un tempo letto di un fiume, ancora oggi vi si trovano dei ciottoli rotondi chiamati cuti.

Donna Angelica, il Lucido cambia stile

Il Catarratto Lucido prende il nome di Donna Angelica, principale figura femminile dei poemi cavallereschi “Orlando innamorato” e “Orlando furioso”. Con il millesimo 2021 ha cambiato stile crescendo in eleganza, non solo nel bicchiere, ma anche nel packaging in bottiglia borgognotta firmato Spazio di Paolo. Il vino è più snello e fruibile avendo abbandonato il passaggio in legno ed essendo vinificato solo in acciaio, rimanendo sur lies per circa 8-10 mesi.

L’affinamento “sur lies” (sui lieviti) è una particolare pratica di origine francese, utilizzata per la prima volta in Borgogna. Il termine “lies” è associato a quello di “fecce fini”, ovvero i residui solidi della fermentazione, in particolare i lieviti esausti e inattivi che rappresentano la parte più importante. Il vino con lungo affinamento acquisisce corpo e struttura, esalta la sua morbidezza ed arricchire il bouquet aromatico.

Il Donna Angelica ‘21 è dunque un Catarratto Lucido fresco, piacevole, davvero soddisfacente e identitario sia all’olfatto che al gusto. Pieno al naso di note agrumate con sensazioni erbacee, si estrinseca al sorso tra note di fiori bianchi e frutta a polpa bianca e gialla e di gran bella persistenza frutto-sapida.

La bella stagione porta con sé parecchie occasioni di convivialità: un aperitivo in barca, una cena all’aperto o una vacanza al mare. Si prediligono di più piatti freddi, antipasti e secondi piatti di pesce che richiamano in maniera perfetta l’abbinamento di un bianco, corroborato dall’utilità della bassa temperatura di servizio, che sia fresco, sapido, appagante.

Il Lucido di Donna Angelica è perfetto compagno di crudi di pesce, insalate, formaggi freschi e salumi aromatici, primi e secondi di pesce, anche elaborati, carni bianche. Un bianco siciliano di nuova concezione che coniuga pienezza e bevibilità e grande abbinabilità.

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