Tradizione e modernità, connubio vincente: mare e terra nei piatti dello chef Gioacchino Sensale 0

CAMPOFELICE DI ROCCELLA (PA). Le emozioni non bussano prima di entrare e non dicono quando arrivano. Un mix di sensazioni mistiche che tornano a pulsare, attraverso un cibo capace di esaltare i sensi. Sapori raffinati, nuovi, tipici di un ristorante gourmet che sanno tuttavia di tradizione, in una location che rilassa i sensi e profuma di estate. Pietanze che rivelano una perfetta convergenza tra mare e terra, ponendo grandissima attenzione alla scelta delle materie prime e all’abbinamento delle stesse. E’ la cucina dell’Ambasciatore del Gusto Gioacchino Sensale, chef del Resort Dolcestate, a Campofelice di Roccella.

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Sensale, stile sobrio ma accattivante

Forte del connubio vincente tra tradizione e modernità, tecnica e passione nella cucina dello chef Gioacchino Sensale, classe 1981, originario di Capaci. Dallo stile sobrio ma accattivante, la sua cucina è misuratamente creativa, capace di esaltare le materie prime, grazie ad un forte legame con il territorio. L’impronta estera, frutto delle sue ricche esperienze, si avverte. Ma nei piatti dello chef Sensale risalta il patrimonio gastronomico del territorio, da cui attinge sapori dalla assoluta pienezza e dall’uso sapiente di tecnica e passione.

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Dolcestate Resort, il piacere di cenare intimamente a bordo piscina

Un ambiente dove padroneggiano eleganza e charme. Il Resort Dolcestate, a Campofelice di Roccella, accompagna verso un viaggio di sensazioni e di emozioni tutte da gustare. Convivialità e classe per una cena gourmet a bordo piscina, in un’atmosfera a lume di candela che preannuncia la dolcezza delle sere d’estate. I piatti raccolgono l’eredità della cultura culinaria mediterranea, per scoprire autentici sapori madoniti e delicate ricette marinare. Il Resort è immerso tra i paesaggi più suggestivi della costa tirrenica siciliana, tra le antiche rovine della città greca di Himera e il Parco naturale delle Madonie.

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Sensale, Ambasciatore del Gusto e Orgoglio Siciliano

Due volte Medaglia d’oro e titolo di campione d’Italia assoluto agli Internazionali d’Italia con il Culinary Team, e un argento ai Mondiali di cucina a Lussemburgo, nel corso della sua carriera lo chef Gioacchino Sensale è stato insignito di diversi riconoscimenti tra i quali del premio “Orgoglio siciliano” conferito dalla S.I.E. L’Ambasciatore del Gusto delizia i palati di chi ama il gusto delle cose semplici.

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La sua è una cucina innovativa molto attenta a quello che è il DNA gastronomico del territorio, che piace molto sia a chi ha il palato curioso di novità, sia a chi ama mangiare in modo più tradizionale.

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Il benvenuto dello chef Gioacchino Sensale porta sulla tavola il sapore della tradizione, con il profumo dello mare che incontra la terra (Sgombro marinato su insalatina di sedano e Cantalupo con caviale di Lumaca Madonita)

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Sascimi di Ricciola con semi di pomodoro, melanzane marinate, quadrucci di pane croccante ai capperi di Salina e basilico. Murgo Brut, un Blanc de Noir da Nerello Mascalese. Forte identità territoriale. Perlage molto fine. Al naso predomina la componente minerale, ma anche frutta secca, agrumi ed erbe aromatiche.

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Gambero rosso di Mazara, cetrioli gelé e yogurt, tartare di pomodoro e fagiolini.

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Il secondo, sempre Murgo, ma Rosé. Ancora Nerello Mascalese. Elegante rosa antico. Identico al primo per finezza, ma con l’aggiunta romantica dei profumi “rossi” di lamponi, fragoline, melagrana e ciliegie. Freschissimo e fragrante.

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Spaghetti di Gragnano con crema di piselli e menta, gambero naturale, emulsione del suo corallo.

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Un equilibrio perfetto, dal gusto avvolgente e travolgente. Fagottini di pasta all’uovo con cuore di trenerumi e la sua zucchina, guazzetto di vongole veraci e “picchi pacchi”.

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Con i primi piatti il Grillo Vigna di Mandranova di Alessandro di Camporeale. Giallo paglierino con ricordi verdolini. Al naso invoglianti tracce agrumate di pompelmo e di frutta tropicale come mango e papaya. Pesca bianca, fiori di sambuco e una stuzzicante nota erbacea di ortica. Assaggio minerale e soddisfacente. Trionfa la sapidità e la sua lunga persistenza.

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Darna di ricciola scottata, millefoglie di patata al limone, sardina croccante con ragusano DOP, canazzo palermitano, salsa di pane nero di Castelvetrano. Il rosso che non ti aspetti. Quello che col pesce si può. Il Frappato di Arianna Occhipinti, vulcanica vignaiola del Vittoriese. Rubino scuro. Il naso racconta di ribes e prugna, valorizzati da sentori mediterranei di mirto, tabacco e spezie dolci. La bocca avvolge senza invasione di tannino. Per fortuna. Frappato magicamente equilibrato e stimolante. Che fa partecipare tutta la platea.

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Dolce tortina: base di sablée crea al limone, meringa italiana e piccoli frutti di bosco.

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Pera cotta allo zafferano con cuore alla ricotta, sbriciolata alla vaniglia e gelato crema. Diamante di Tasca D’Almerita. Blend in eguali proporzioni di Moscato e Traminer. Giallo dorato, intensa aromaticità. Profumi di albicocca, miele, fichi bianchi e mughetto. Ma anche citronella, canditi e pepe bianco. In bocca equilibratissimo. Poco alcol, niente stucchevolezza. Sapido e delicato in perfetta misura per i nostri dessert.

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