Caseificio Bompietro, una storia che valorizza il formaggio siciliano 0

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PALERMO. Latte ovino al 100%, controllato e lavorato entro le 24 ore dal conferimento, che avviene rigorosamente entro i 35 km di distanza dall’azienda, erbette scelte e acqua di montagna madonita, salatura con salgemma di cava puro, ricerca e una produzione di nicchia. Sono queste le caratteristiche che fanno dei formaggi del Caseificio Bompietro un prodotto d’eccellenza siciliana.

Botteghe di prossimità e selezionate per la vendita, piccoli produttori locali della provincia madonita che, per sua politica, l’azienda remunera il 20% in più della media degli altri allevatori. A testimonianza del grande valore che Caseificio Bompietro attribuisce non solo al prodotto, ma soprattutto a chi lo fa.

Come nasce il Caseificio Bompietro

L’azienda, che prende il nome dal comune madonita dove ha sede, a un’ora e trenta minuti da Palermo, nasce dall’idea di 10 imprenditori che nel 2004 fondano il caseificio. Dopo due anni, il fallimento e successivamente la cessione dell’azienda nel 2009 a privati. Il progetto di quello che sarebbe potuto diventare un presidio agroalimentare foriero di sviluppo nel territorio naufraga. Fino al 2014, quando l’ex avvocato Giovanni Messina rileva il caseificio e ne rilancia l’attività: “Da bambino, quando i miei genitori mi portavano in campagna, rimanevo affascinato dalla liturgia della produzione lattiero-casearia”.

Curiosità, studio e un corso Onaf (Organizzazione Nazionale Assaggiatori di Formaggi) muovono il professionista a svestire la toga e a imbracciare le fuscelle. Unico obiettivo: intraprendere il sogno di portare alto il nome dell’agroalimentare siciliano con prodotti di qualità che valorizzino materie prime, territorio e filiera.

I prodotti

Tradizione e sperimentazione danno vita a una ventina di varietà di formaggi, dai più classici come il Primintìo, pecorino ottenuto da latte ovino fresco maturato 40 giorni, il Puro, fatto al 100% di latte fresco ovino, morbido e dolce e adatto anche all’alimentazione dei bambini fin dai primi anni di vita, e il Vecchio, a pasta semi dura stagionato 360 giorni, fino a quelli più innovativi, arricchiti da sapori autoctoni che li impreziosiscono come le scorze di arancia biologica di Scillato, il pistacchio di Bronte DOP, i capperi delle Eolie, il tartufo nero di Capizzi, il timo di Marettimo e il peperoncino di Calabria.

Punte di diamante della eclettica produzione Bompietro il Vossignoria, al tartufo nero, e il Nero di Sicilia, al pepe nero di Malabar. Il più insolito? Il formaggio dei qanat, i canali idrici sotterranei di epoca araba che attraversano il ventre di Palermo. Si chiama il Moro e dopo 2 mesi di stagionatura in caseificio riposa per circa altri 6 mesi all’interno delle Antiche Fornaci Maiorana in via Cardinale Rampolla all’Acquasanta, luogo individuato per il microclima ideale.

Forme intere o porzionate, senza dimenticare la ricotta, al forno, salata o zuccherata, si possono acquistare anche on line sul sito del produttore a questo link https://www.caseificiobompietro.it/ .

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