Best in Sicily 2024, il messinese Natale Laganà vincitore per la categoria Fornai 0

CATANIA. Il messinese Natale Laganà è il vincitore del Best in Sicily 2024, nella categoria Fornai. Il maestro panificatore messinese è stato premiato al Bellini di Catania durante il gala che ha visto la partecipazione di Oscar Farinetti e in collegamento Aldo Cazzullo.

Il premio

Tra i motivi dell’affermazione, la capacità di coniugare ricerca e sviluppo imprenditoriale senza snaturare la migliore tradizione artigianale. 

E così il premio Best in Sicily 2024 arriva nella città dello Stretto grazie al lavoro intenso e lo studio portato avanti da anni dall’artigiano del pane. “Sì, mi piace definirmi così – afferma Laganà – perché sono convinto che questo successo nasca dalla mia scelta di mettere al centro la parola artigianalità. Un pane buono è quando si assapora anche senza nulla e non passa mai la voglia di mangiarlo”.  

Un’attenzione costante che spazia in tutti i segmenti produttivi di Laganà dalla panificazione, alla gastronomia, la rosticceria, la focacceria e la pasticceria. Dodici gli impasti diversi di pane, 20 le tipologie sfornate ogni giorno e un utilizzo rigoroso del lievito madre. 

La gara Best in Sicily 2024

Il premio organizzato da ‘Cronache di Gusto’ gli è stato consegnato durante il gala al teatro Vincenzo Bellini di Catania, alla presenza del fondatore di Eataly, Oscar Farinetti e in collegamento video Aldo Cazzullo vicedirettore del ‘Corriere della Sera e scrittore. La motivazione: “Erede della storica tradizione familiare, ha reso l’artigianalità una vera e propria filosofia di vita. Interprete in un palcoscenico di maestria e passione, ha fatto sì che il sapore della tradizione trovasse nuova linfa grazie a un grande e proficuo spirito imprenditoriale che valorizza e tramanda la cultura del nostro territorio”.

E la vittoria è condivisa con la famiglia, che lo supporta in ogni scelta e con i suoi collaboratori, che  sono anche una bella storia di integrazione: “Con me lavorano più di 20 persone è ognuna è una parte importante del mio team. In laboratorio collaborano ragazzi dello Sri Lanka e delle Filippine e, in passato, anche di altre nazionalità”. Il riconoscimento che Laganà porta a Messina è un regalo che offre alla sua città, “dove ci sono tanti professionisti che stanno lavorando bene e danno visibilità al comprensorio. Spero che questo premio possa ulteriormente contribuire alla conoscenza del valore della nostra professione e rappresentare un motivo d’orgoglio per i miei concittadini”.

Il maestro panificatore Natale Laganà

Natale Laganà, classe 1982, guida un’azienda fondata nel 1968 e che è un riferimento nella città dello Stretto da tre generazioni: “È un premio che voglio dedicare a mio padre”, afferma il neovincitore. La storia di Natale è il racconto di un bambino cresciuto nel laboratorio insieme al nonno e al padre. “I miei giochi da subito sono stati la farina e l’acqua. Da ragazzo, poi, ho cominciato davvero dal basso: sgrassavo le teglie, spazzavo per terra e d’estate, finita da scuola, lavoravo nel forno”. Ciò gli ha dato la possibilità di comprendere un valore fondamentale che ancora conserva, la modestia. “Il mio obiettivo – spiega è rendere felici le persone, i miei clienti”. 

Attento alla valorizzazione dei grani antichi siciliani, Natale Laganà ha aderito a un progetto di filiera controllata. “Abbiamo adottato il raccolto di un ettaro di terreno nel centro della Sicilia – racconta – esattamente nella zona di Aidone. È un percorso sostenibile che contribuisce a dare il giusto valore al lavoro degli agricoltori siciliani”. 

Laganà è socio del Richemont Club Italia, dell’Associazione Cuochi Messina, di Simenza e da poco associato Slow Food. Dal 2020 è nella Guida Pani e Panettieri d’Italia del ‘Gambero Rosso’ e dal 2021 in quella Street Food sempre del ‘Gambero Rosso’. Nel 2021 ha vinto il premio ‘Innovazione negozio’ al “Bakery 3.0” di Milano. 

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