Vittoria assoluta dei vini Al-Cantàra al Decanter World Wine Awards 2019 0

CATANIA. Una vittoria assoluta, quella dei vini Al-Cantàra al Decanter World Wine Awards 2019. I 280 i giudici che hanno testato “alla cieca” le etichette in concorso hanno premiato, tra 16.500 vini in gara provenienti da 57 paesi, ben tre vini dell’azienda Al-Cantàra.

È euforico Pucci Giuffrida, patron delle cantine che sorgono in Contrada Feudo Santa Anastasia a Randazzo (Ct), che festeggia la notizia, appena giunta da Londra.

“E’ l’Etna, i suoi vini vulcanici e il suo irripetibile terroir che vince ancora una volta. Una vittoria che dedico alla mia famiglia e a tutto lo staff che lavora con e per le nostre vigne”.

La giuria, composta da Steven Spurrier (esperto di vini britannico), dai giornalisti Andrew Jefford e Sarah Jane Ewans e da Michael Hill Smith (produttore vinicolo in Australia), ha incoronato con la fascia di bronzo tre etichette Al Cantàra: “La Fata Galanti “2016 (nerello cappuccio, Terre Siciliane Igp); l’Etna rosso Doc “O’ scuru o’ scuru” 2016 e l’Etna Bianco Doc “Luci Luci” 2017. Gli ultimi due, tra l’altro – insieme al rosso Igp Terre Siciliane “Muddichi di suli” 2016 – hanno trionfato di recente, e per il terzo anno consecutivo, al Vinitaly 2019, premiati dalla giuria internazionale del concorso 5 Stars Wines, guida cartacea e online che segnala solo le etichette con oltre 90 punti di qualità su una scala complessiva di 100: su 2700 bottiglie in concorso, 625 quelle siciliane selezionate e 3 quelle di Al-Cantàra prodotte sull’Etna e premiate a Verona.

Al-Cantàra è una piccola cantina dell’Etna nata quindici anni fa dall’amorevole e ostinata dedizione per il vino e per la terra di Pucci Giuffrida, apprezzato commercialista catanese.  Quindici ettari di vigneto, adagiati in quella che è una piccola enclave dell’“Etnashire” amato dai winelovers, il versante nord-occidentale del vulcano “patrimonio dell’Umanità”. rantiscono la manutenzione del territorio e la valorizzazione di antichi palmenti e storici casali. Fra le curiosità dell’azienda Al-Cantàra, la presenza fra le vigne e gli ulivi centenari, di tre colossali “Piramidi dell’Etna”, misteriose costruzioni rurali la cui origine divide gli studiosi.

Guidata dall’enologo Salvatore Rizzuto, Al-Cantàra, da qualche anno ha avviato la conversione al biologico (in arrivo il bianco) e produce una decina di etichette, oltre a un passito e a un olio extravergine, dalla spiccata identità etnea sia nella “sostanza” – uve carricante, nerello mascalese e nerello cappuccio – e sia nella “forma” ispirata dalla poesia: i nomi dei vini sono infatti ispirati a versi e sonetti di poeti siciliani. Fra le novità, oltre al Sicilia doc bianco “Ciuri di Strata”, anche “A Notturna”, un bianco di nera. “Vogliamo enfatizzare al massimo il nostro vitigno autoctono – spiega Giuffrida –  dalle uve nerello nascono due doc Etna, uno dei quali (O’ scuru o’ scuru) è barriccato; poi un rosato, un passito, uno mascalese in purezza e, da pochissimo, anche il bianco di nera”. Da una produzione iniziale di 1500 bottiglie, dal 2008 ad oggi Al-Cantàra è arrivata a 100.000 l’anno esportate in Giappone, Cina, Stati Uniti d’America, Canada, Russia, Svezia, Norvegia, Spagna e Belgio.

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Dai vecchi ricettari cartacei in cui ricercare la mia cultura gastronomica a Food blogger. La laurea in Scienze della Comunicazione con tesi sperimentale dal titolo “Dialetto e cultura alimentare” è l’incipit di un itinerario volto al recupero dell’agrobiodiversità siciliana. Vulcanica per influsso dell'Etna che domina il mio territorio, ripercorro da diversi anni i vari paesaggi della Sicilia, studiando i campi di grani antichi ed i mulini. Mi identifico ormai nell’associazione Simenza-cumpagnìa siciliana sementi contadine. Socia sin dalla sua fondazione, ne seguo la comunicazione e collaboro nell’organizzazione degli eventi. Nei miei corsi di cucina e panificazione con l’impiego di grani antichi siciliani, i partecipanti scoprono la bontà di un’alimentazione etica e genuina. Ho intrapreso nel 2017 la via del giornalismo enogastronomico, grazie alla collaborazione Cronache di Gusto. Dal 2018 food blogger ufficiale per Sicilia in Rosa, magazine del quotidiano La Sicilia. Senza perdere mai di vista l’obiettivo principale del mio blog federicagenovese.com "Il gusto e gli altri sensi raccontati dalla Sicilia".

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