Tradizione e talento: la cucina dello chef Nino Ferreri esalta la materia prima e i sensi 0

BAGHERIA (PA). Tradizione e talento: la cucina dello chef Nino Ferreri esalta la materia prima e i sensi. Una stella Michelin che brilla nel firmamento dal 2022. La sua cucina pone grande attenzione alla materia prima. E’ sincera, limpida e fresca. Elementi che a un anno e mezzo dall’apertura del suo ristorante Limu a Bagheria ha conquistato cuori e palati. Noi di orogastronomico abbiamo assaporato i piatti dello chef nel corso del press tour all’interno dell’evento Bio in Sicily.

Tradizione e talento: la cucina dello chef Nino Ferreri

Nella “città delle ville” nasce Limu, un ristorante dove primeggia la semplicità sia nell’estetica che nei sapori. Una cucina contemporanea che guarda al passato, alla tradizione del territorio dove la genuinità fa da padrona. Chef Ferreri crea opere d’arte dai sapori ben bilanciati, delicati e leggeri. Piatti che contengono tutti i sentori della Sicilia, conducendo i commensali verso un piacevole sentiero dell’estasi del gusto.

Un menù che rispetta la stagionalità

Il menu estivo è una proposta fresca, genuina e pensata per la bella stagione, che riporta in ogni piatto la sua firma e i sapori autentici. Le portate contengono solo pochi elementi, così da rispettare la massima capacità di espressione del gusto dei singoli ingredienti. Prodotti locali selezionati da piccoli fornitori artigianali e che provengono da filiere controllate e sostenibili.

Il menù, rigorosamente stagionale, viene cambiato ogni due mesi. Solo alcuni piatti ruotano in carta in base ai periodi ma si ripetono, come le Reginette al ragù di moscardino e spuma di ricotta, lo Sgombro in crosta di sale nero, la Zucca in agrodolce, salsa vino bianco e rosmarino e la Capra girgentana tra i dessert.

A conclusione del Bio in Sicily lo chef Nino Ferreri ha realizzato appositamente un menu che ha messo in luce i prodotti locali. Dal limone Verdello della Conca d’oro, grande protagonista dell’edizione 2023 di Bio in Sicily, al pesce azzurro di Aspra, all’astrattu di pomodoro. Grande attenzione ai lievitati, le immagini parlano da sole.

Bignè salato, farcito con una crema di caponata e polvere di pomodoro. Tartellette salate con all’interno una sfera di cremoso di pesce azzurro. Bon bon di zuppa di cozze. Ogni entreé da mangiare in un solo boccone.

Risotto con gamberi, mantecato con burro e parmigiano. Servito con una misticanza di basilico, capperi e olive.

Filetto di sgombro occhione avvolto su foglia di tenerumi, lamelle di zucchina lunga. Fiori di zucca farciti co scarti di lavorazione dell’occhione, salsa beurre blanc.

Chef Nino Ferreri

Antonino Ferreri, classe 1989, per gli amici Nino, giovane chef nato a Trabia, in provincia di Palermo, matura la sua passione per la cucina in adolescenza grazie anche ad una famiglia attenta alla grande tradizione siciliana, un luogo dove si riscopre ogni giorno il gusto di vivere il cibo come esperienza condivisa. Se l’amore per la buona tavola è un valore familiare a casa Ferreri, il giovane Nino prende subito consapevolezza della sua passione per la cucina, fino a farla divenire una professione. Da qui inizia un percorso professionale in importanti ristoranti italiani ed esteri dove, oltre a imparare la tecnica, accresce la propria anima gourmet, toccando con mano la straordinaria varietà delle materie prime, la biodiversità oltre che la grande tradizione regionale italiana e d’oltralpe.

Aprire un ristorante non è un punto d’arrivo, ma un nuovo inizio, una nuova vita che oggi vede il giovane Nino Ferreri impegnato non solo come cuoco ma anche come imprenditore. Il ristorante, progettato e realizzato in uno dei luoghi storici più affascinanti della città di Bagheria, a pochi metri dall’ Arco della Santissima Trinità o Arco del Padre Eterno, recupera il fascino della Torre Ferrante, costruzione risalente al 1565, e una delle sette che nel ‘500 servivano a difendere il territorio cittadino.

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