Nuove prelibatezze da Oliveri 1964, sapori genuini e autentici 0

PALERMO. C’è il polpo all’Eoliana, il tonno e melanzane “ammuttunate”, il gelo di anguria nel nuovo menù firmato da Claudio Oliveri, titolare del ristorante Oliveri 1964 a Bagheria. Sapori freschi e autentici di una cucina siciliana rivisitata magistralmente in chiave moderna.

Oliveri 1964 presenta il nuovo menù

Un elegante ritorno alla semplicità di una cucina che evoca la Sicilia in tutte le sue sfumature. Cinque dei piatti all’interno del nuovo menù sono stati presentati in modo originale nel corso di un cooking show nel ristorante di via Vallone de Spuches, 29.

I piatti della serata

Orogastronomico ha assaporato la cucina firmata Claudio Oliveri attraverso un percorso degustazione. Lo chef Claudio Oliveri, assieme ai due fratelli e al personale, ha preparato ben cinque portate in cinque postazioni diverse nel cortile esterno. Linguine burro e alici di Aspra, spuma di zucchine; Patate e pipi: baccalà in tempura accompagnato con salse su peperoni cotti a bassa temperatura in agrodolce e patate fritte; Polpo all’Eoliana: polpo su vellutata di patate alla curcuma, polvere di capperi, pomodorini Confit e cips alle olive; “Tonno e melanzane ammuttunate”: tonno scottato, melanzane cotte a bassa temperatura, sugo d’astratto, salsa all’aglio e crumble alla menta. E infine, gelo di anguria con gelato al gelsomino, pistacchio pralinato e crumble al cioccolato. Le portate sono state abbinate ai vini di Coppola 1971.

Accoglienza e servizio impeccabile. In sala la moglie, Marianna Rizzo; la sorella, Martina Oliveri e il cognato Giuseppe Alessi.

Oliveri 1964 sorge dal rinomato “Franco Il Conte“. In questo spazio moderno e luminoso, il gusto della modernità si confonde alla nostalgia dei sapori più antichi. In estate è possibile cenare nello spazio esterno.

La cucina di chef Oliveri

La cucina è frutto dell’esperienza maturata nel tempo dello chef e patron Claudio Oliveri. Con tecnica, passione, amore ma anche Dna, dalle sue mani prendono vita piatti esclusivi, ispirati ai vecchi taccuini della nonna, reinterpretati in chiave moderna per rendere ogni presentazione unica e diversa dall’altra.

Il tutto unito ad ingredienti di alta qualità che si amalgamano con le tecniche di lavorazione innovative per dare vita a un percorso sensoriale unico.

Non solo una storia di famiglia, nel 2015 l’accademia con Gualtiero Marchesi rafforza questo spirito giovane e curioso. Oggi il supporto di Toni Lo Coco apre spiragli verso una cucina dalle nuove tecniche rimanendo comunque fedele a ciò che ha ereditato.

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