Lo sfincione, il cibo povero delle feste natalizie 0

Chi ciavuru! Lo sfincione, una prelibatezza tutta siciliana, e soprattutto palermitana, si distingue per la sua deliziosa combinazione di sapori. 

Infatti, è un piatto originario di Palermo e della sua provincia, in particolare delle città limitrofe di Bagheria e Monreale.

L’origine dello sfincione

Come per la “cugina dolce”, la sfincia di San Giuseppe, il nome deriva dal latino spongia, “spugna”, proprio perché molto soffice.

Principe del cibo da strada, il chiacchieratissimo street food, il suo ingrediente cardine è il pane pizza, morbido come una spugna. Il condimento? Niente di più semplice: salsa di pomodoro, cipolla, origano, acciughe e pezzetti di caciocavallo. 

Ed ecco qui una pietanza povera ma gustosissima. Sfornata h24 nei panifici rionali e proposta giornalmente dai venditori ambulanti al grido di Chi ciavuru! anticamente, era una specialità gastronomica riservata alle vigilie delle festività più importanti. Come l’8 dicembre, festa dell’Immacolata concezione che dá ufficialmente avvio alle festività natalizie.

Usanze a tavola per l’avvio delle feste natalizie

Infatti, la sera tra il 7 e l’8 dicembre, a Palermo si fa largo ai piatti della tradizione. Dunque, spazio alla frittura di cardi, broccoli, ma anche ricotta e primosale, sottoforma di frittelle. Ma il posto d’onore è suo, del profumatissimo sfincione, che nasce, infatti, dall’ esigenza di offrire durante le festività  un “pane diverso” vestito, appunto, a festa.

E proprio a Palermo, questa pietanza povera è una vera e propria icona gastronomica. Preparato con una base di pasta lievitata, il suo strato di pomodoro ricco e saporito è spesso arricchito con cipolla, acciughe e pecorino locale. La caratteristica crosta morbida e soffice conferisce al piatto un equilibrio perfetto tra consistenza e gusto.

Lo sfincione bagherese

A Bagheria, la tradizione dello sfincione è altrettanto radicata. Lo sfincione bagherese è una variante del classico sfincione palermitano: rigorosamente bianco e condito con cipolle, acciughe, tuma e ricotta. A differenza di quello palermitano, che è di forma rettangolare, ha una forma circolare ed esiste nella variante con ricotta e senza. 

Lo sfincione di Monreale 

E Monreale, con la sua ricca storia culinaria, offre una versione dello sfincione altrettanto deliziosa. La reinterpretazione locale lo vuole condito da pomodoro, cipolla, acciughe, caciocavallo e olio evo. 

In ogni luogo, lo sfincione rappresenta un connubio di tradizione e creatività culinaria. La sua popolarità oltre i confini di Palermo sottolinea la capacità di questa prelibatezza di conquistare i palati di chiunque ami la cucina siciliana.

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