La notte degli chef: buona la prima 0

PALERMO. Grande successo alla “Notte degli Chef” che ha visto teatro dell’evento il ristorante e sala ricevimenti “Le Nuove Colonne” di Bagheria.

La Notte degli Chef è nata dall’idea di Dario d’Angelo, chef e patròn del ristorante “Nuove Colonne” che ha ospitato l’evento benefico all’insegna del cibo, del vino e della musica.

Nove chef, nove piatti e 9 cantine di eccellenza si sono mescolati durante la serata, realizzando un evento estivo innovativo, interessante e, naturalmente, buono.

Gli chef presenti erano tutti giovani, intraprendenti e con tanta voglia di fare. Ognuno di loro ha interpretato la cucina del territorio con grande fantasia e creatività nel pieno rispetto delle materie prime creando piatti di grande personalità ed estro senza mai tralasciare la tradizione locale.

La notte degli chef tra gusto e beneficenza

Impossibile tralasciare l’obiettivo che muove il senso della Notte degli Chef. Infatti, ognuno di loro ha devoluto il proprio compenso per le ore di lavoro svolte durante la manifestazione, all’Unicef Italia, nella persona del Presidente della circoscrizione Unicef di Palermo, Matteo Ferrara, che ha ricevuto, al termine della serata un assegno del valore di mille euro firmato da tutti gli chef.

Come ha affermato l’organizzatore dell’evento Dario D’angelo “La cifra vuole testimoniare il nostro contributo per una giusta causa e la dimostrazione che lavorando insieme per un intento comune si possono ottenere dei risultati concreti e tangibili. Ringrazio anche Gianfranco Sciacca, ambasciatore delle eccellenze italiane e del buon bere che con le sue creazioni ha contribuito alla realizzazione dell’evento”.

Grande contributo anche quello delle cantine, che hanno offerto le proprie etichette a disposizione degli chef per gli abbinamenti con i piatti da loro creati appositamente per la serata.

La notte degli chef tra cibo, musica e prodotti 

La serata si è aperta con le poesie in dialetto siculo, recitate dal poeta bagherese Vincenzo Aiello, autore della raccolta “Faiddi di Ciatu” ove racconta la sua Bagheria.

Da lì nove giovani chef hanno aperto le proprie isole gastronomiche, preparando e raccontando i propri piatti in diretta, permettendo un susseguirsi di territori e sapori, attraverso le non convenzionali preparazioni degli chef i quali però, hanno saputo mantener uno stretto legame con la Sicilia, filo conduttore della serata.

Non sono però mancate note esotiche e d’oltralpe che si evincevano già dal menù della serata, attraverso abbinamenti fantasiosi e particolari che hanno esaltato il gusto degli ingredienti di eccellente qualità.

Notevole spazio è stato attribuito all’artigianato locale, grazie alla presenza delle ceramiche dell’artista siciliana Mirella Pipia, i quadri del  francese innamorato della Sicilia Pascal Catherine, ed i gioielli made in sicily di Alta Classe Gioie. Il tutto accompagnato dalla musica della Banda Roxy.

Fuori dalle postazioni degli chef, inoltre, sono stati disposti alcuni stand con prodotti tipici siciliani in degustazione come i formaggi di Belmonte, la pasta del pastificio “In  Pasta” di Sciara, il miele dell’apicoltore Claudio Meli, il tartufo scorzone nero siciliano raccontato dagli chef Domenico Pipitone, Andrea Davì e dal pasticcere Giovanni La Rosa che hanno declinato il tartufo siciliano, a molti sconosciuto, facendone apprezzare la qualità.

Ultimo ma non ultimo lo spettacolo pirotecnico accompagnato dal dolce servito in terrazza del pastry chef Andrea Gagliano che ha proposto come fine pasto un cremoso al verdello gelée di fragole e glassa al mandarino su strudel di mandorla accompagnato dal fantastico liquore firmato Amari siciliani, “mi manda Rino”, proprio perché realizzato con mandarino tardivo di Ciaculli.

Piatti e vini al dettaglio

Il percorso gastronomico attraverso le isole di sapori è cominciato con un amouse bouche composta da un gambero rosso marinato su foglia di cannolo, ricotta, crema di pomodorini gialli preparata dallo chef  Piero Busalacchi del ristorante U’ Rais di Trabia  cui è stato abbinato il Berlinghieri Grillo 2018 Di Legami.

Siam poi passati al Dous Cous allo zafferano con seppie e zucchero di canna di Dario D’Angelo resident chef delle “Nuove Colonne” che ha sapientemente unito due tipi di cous cous, allo zafferano e al pesce, con le seppie in umido impreziosite da una raffinata nota dolce della riduzione di Nero d’Avola Curri delle Tenute Rosselli. Al piatto è stato abbinato l’Amunì Viognier IGT Terre Siciliane 2018 Tenute Rosselli.

Divertente ed esotica la versione dello chef Antonio Militello delle Fajitas di pesce spada e gambero bianco, impreziosita con guacamole, peperoni rossi, salsa di peperoncini e Jalapenos a cui l’abbinamento con il Chimirici Moscato Bianco e Zibibbo 2018  di Terre di Bruca ha regalato freschezza.

La perla di ricciola con riduzione di arancia rossa di Sicilia di Massimo Scirè, chef del Serenusa Village di Licata si è mostrata come un fagottino croccante che ha mantenuto integri profumi e sapori per poi liberarli al momento della sua apertura. Il piatto è stato abbinato al Mandrarossa Calamossa Uve Autoctone 2018.

Forse il piatto più apprezzato, e lo dimostrava anche la lunga coda per averlo, è stato il piatto dello chef Nicola Macchiarella del ristorante l’Ulivo di Trabia che ha proposto le busiate artigianali con crema di melanzane, vongole e menta su cialda di croccante, abbinate al Vermentino di Gallura Bio 2018.

Il Crush potato al limone costituito da un baccalà mantecato, maionese di ricci e cialda di tumminia dello chef Salvatore Aiello si è mostrato come una insolita ed interessante  interpretazione del tradizionale baccalà, abbinato al Terebinto Grillo Planeta  2018.

Non solo pesce, ma grande successo anche per la pancia di maiale affumicata preparata dal Ristorante Angus di Aspra, cui è stato abbinato Pura Essenza Nero D’Avola e Frappato 2018 di Cummo.

Ultimo ma non ultimo Salvatore Cucinotta, il Maestro pizzaiolo delle Nuove Colonne, ha sfornato ininterrottamente le sue cialde di pizza con tartare di tonno al sale di Trapani, arricchite da menta  e tartufo scorzone alla quale è stato abbinato il Flora Mamertino doc 2018  di Gaglio.

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