Enosteria Sicula: la cena di NOT è un crogiolo di sensi e arte 0

PALERMO. Enosteria Sicula. La cena di NOT all’Enosteria Sicula di giovedì 10 gennaio è uno degli eventi d’apertura della rassegna dei vini franchi.

Il ristorante di via Torrearsa a Palermo nasce dalla scommessa di tre giovani imprenditori Danilo Ciulla, Massimo Rallo e Piero Scelfo.

Presenti alla serata anche il degustatore ufficiale dell’Associazione Italiana Sommelier Sicilia, Marcello Malta e la sommelier Livia Ricevuto.

L’abbinamento cibo e vino, che ultimamente caratterizza molti eventi palermitani e coinvolge un numero crescente di cantine e ristoranti, ha visto la presenza di un ulteriore elemento: l’arte.

Le tele di Virticchio, Allegorie di colori, hanno accompagnato le cinque portate creando una consonanza visiva con quella già in atto tra i sapori del cibo e del vino. Insieme ad altri eventi a Palermo la serata funge da preludio a NOT, un encomio agli artigiani del vino, ai vini naturali, al perfezionamento delle coscienze del consumo. Questo vedrà il suo svolgimento dal 12 al 14 gennaio ai quartieri Culturali della Zisa.

L’impresa di associare i piatti successivamente alla selezione del vino è stata realizzata dallo Chef e Ambasciatore del Gusto Gioacchino Sensale, i cui piatti hanno saputo esaltare i sapori particolari dei vini naturali e i colori delle tele in questione.

Enosteria Sicula: il gioco degli abbinamenti

La tela Lungomare di Cefalù”, la rappresentazione di una delle zone più famose della nostra isola ha accompagnato un Amuse Bouche, allegoria di un dolce.

Nella forma e nella consistenza di un bignè si è rivelato il sapore del nero di seppia, accompagnato da una tartare di gambero rosso, mandarino e una spennellata di prezzemolo. A colmare il sapore un Catarratto 2017 di Barracco, che esalta la freschezza del piatto e crea un fil rouge col sapore del mandarino.

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Peschereccio è la tela che rappresenta un pesce coloratissimo su una grande imbarcazione. Ad accompagnarlo, un carpaccio pesce con sfere di agrumi – gocce di agrumi lavorati – gel di ricci e stracciatella.

Il capone esplode al palato col sapore del mare, esaltato dall’emulsione di ricci e ingentilito dalla morbidezza della stracciatella.

Il primo piatto è accostato ad una tela rappresentante le “Saline di Marsala”. Lo chef Gioacchino Sensale realizza un piatto completo che alterna sapori delicati e decisi: fagottini di pasta allo zafferano di Corleone con baccalà, mozzarella di bufala, bottarga di tonno, mandarino.

Una crema di prezzemolo è un intercalare di freschezza tra sapori divergenti. A coronare il piatto un Grillo Verde 17 di Badalucco, ambrato ed equilibrato, che accompagna sapientemente la degustazione il piatto con acidità e giusto grado alcolico.

Il secondo è un cambio di rotta. Se la tela in questione è stavolta la rappresentazione dello Street Food siciliano – “Venditori di Strada, Lo Stigghiolaro” – di questo il piatto è una reminiscenza di sapori forti. Il petto d’anatra è però la colonna portante del piatto.

Morbida, viene servita con una crema ai frutti rossi, dei cavolicelli esaltati con aglio, olio e peperoncino. Poi, un richiamo a ciò che veniva venduto e urlato a piazza Garraffaello dai venditori ambulanti, dei cubi di zucca fondente condita con porri e petali di cipolla rossa.

Un Syrah Guarini Plus di Aldo Viola ha un sapore intenso di frutti di bosco ben abbinato con l’anatra e la sua salsa, in rima con le note speziate del piatto.

“Fontana della Primavera”: la fontana di uno dei Quattro Canti di Palermo è un simbolo di rinascita e di vita. Il pre-dessert da un taglio delicato e fresco alla cena con uno yogurt denso e caramellato su un letto di dadini di kaki.

Il dessert è dedicato alla tela “Porta Nuova” ed è un saggio accostamento di Cioccolato, mandorle e capperi. L’armonia dei sapori, il binomio tra dolce e salato viene accompagnato da un marsala pre-british, il Pipa ¾ di Badalucco, intenso e dalla forte gradazione alcolica.

Una piccola selezione di pasticceria secca siciliana homemade e l’amaro Nepeta chiudono il cerchio di abbinamenti

Un insieme ricco di espressioni artistiche a formare un’unica sinestesia. L’Enosteria Sicula, “Dalla terra alla tavola”  che di per sé incarna il forte legame con la natura e con la materia prima, ha saputo essere luogo adatto per il concetto sul quale il progetto NOT si impernia: l’assecondare i sapori naturali e creare una coscienza critica del consumo.

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