
CAMPOFIORITO (PA). Nel piccolo borgo di Campofiorito, in provincia di Palermo, la tradizione si fa piatto, rito e spettacolo. Il 2 agosto 2025, torna l’attesissima Festa della Fava, giunta alla 28ª edizione, appuntamento simbolo dell’identità contadina locale e gustosa apertura dell’Estate Campofioritana, cartellone di eventi che animerà il paese per tutto il mese.
Cuore della festa è la fava secca, protagonista di un’antica usanza che, da gesto agricolo familiare, è oggi diventata attrazione gastronomica e culturale. La sera del 2 agosto, lungo corso Gramsci, si accenderanno le “quadare”, le tradizionali pentole in rame in cui la fava viene cotta lentamente, seguendo un rito che si perde nel tempo. Le fave verranno poi servite con l’“ammogghiu” – condimento povero e saporito a base di olio, aglio, sale e pepe nero – e accompagnate da vino locale e altri prodotti tipici.
Non si tratta solo di una sagra, ma di una festa di comunità, dove oltre cento volontari di tutte le età si impegnano a trasmettere una memoria condivisa, ricostruendo anche gli antichi “pagghiara”, rifugi temporanei contadini fatti di canne e paglia, che completano l’immersione nel mondo rurale di un tempo.
Gusto e spettacolo sotto le stelle
Accanto al percorso gastronomico, la serata del 2 agosto offrirà uno spettacolo ricco e coinvolgente. In via Regina Elena si esibirà il gruppo folklorico Tataratà di Casteltermini, seguito dai balli popolari del Trio Melody e dal cooking show dello chef Salvatore Terruso, noto al pubblico come “Il Pastaio Matto”, che porterà in scena la sua verve e creatività tra farine siciliane e tradizione pastaia.
La tradizione contadina che guarda al futuro
«La Festa della Fava è per noi motivo di orgoglio – affermano il sindaco Giuseppe Oddo e l’assessore alla Cultura Mario Milazzo – perché permette di far conoscere un prodotto identitario come la fava e valorizzare la cultura agricola del nostro territorio. È un evento nato dalla memoria ma cresciuto grazie alla partecipazione della comunità e dei tanti visitatori».
Un tempo, infatti, la sera del 1° agosto segnava la fine dell’anno agrario. Le famiglie cucinavano le fave del raccolto appena chiuso, saldavano i conti, pianificavano il futuro e condividevano quel pasto come rito di passaggio e ringraziamento alla terra. Oggi, lo stesso spirito viene rievocato nel segno della promozione del territorio, in una formula che unisce gusto, tradizione e coinvolgimento sociale.
Un agosto ricco di appuntamenti
La Festa della Fava è solo il primo assaggio dell’Estate Campofioritana 2025, una rassegna che punta su musica, comicità, spettacoli per famiglie e tradizioni popolari.
Tra gli appuntamenti in calendario: il 3 agosto la festa “White Motor Party” con motori e musica; il 5 agosto il cabaret di Carlo Kaneba e Antonella Cirrone; il 6 agosto il tributo ad Antonello Venditti con la band Alta Marea; e l’8 agosto la commedia siciliana “‘A jettatura” portata in scena dall’associazione Viva la Vida. Il clou il 9 agosto con la “Notte dei mille colori”, una notte bianca che unirà cabaret, danza, arte di strada, giocoleria, funambolismo e spettacoli di fuoco.
La seconda parte del mese sarà dedicata a eventi per bambini, concerti acustici e cinema all’aperto, fino alla Festa del Patrono il 24 agosto, con la processione in onore di S.Stefano Protomartire.