CEFALÙ (PA). Buona la prima in quel di Cefalù per
Vigen, la manifestazione organizzata dall’associazione
ARCOM (Artigiani, Commercianti e Ristoratori della città di Cefalù) che ha visto come unici protagonisti i vini provenienti esclusivamente da vitigni autoctoni siciliani.
La manifestazione, che dal 22 al 24 marzo ha animato la cittadina normanna a pochi chilometri da Palermo, ha visto come location principale il complesso monumentale dell’
ex Rettoria di San Domenico tra banchi di assaggio, masterclass, conferenze e tanto intrattenimento.
Vigen: oltre 200 etichette in degustazione
Ben trentatré le aziende agricole che hanno fatto degustare a
wine-lovers, appassionati e giornalisti oltre 200 etichette differenti provenienti da
Nero d’Avola,
Perricone,
Frappato,
Nerello Mascalese,
Catarratto,
Grillo,
Carricante,
Inzolia. Oltre 1600 i visitatori nei primi due giorni dell’esposizione, con dato significante e rilevante che circa il 75% di questi era un operatore del settore vino.
Radio Time partner ufficiale
Frizzante ed allegro l’apporto e la coadiuvazione per l’intera durata della manifestazione di
Radio Time, Top City Radio palermitana, che tra interviste, musica, assaggi e siparietti, e ad opera di
Lello Sanfilippo e di
Domenico Cannizzaro, ha intrattenuto il pubblico palermitano sulla ormai proverbiale frequenza FM 94.0, attraverso la diretta audio-video sul sito
www.radiotime.it e tramite collegamento con la app ufficiale.
Tre approfondimenti su
Grillo, Catarratto e Nero d'Avola
Notevole l’interesse del pubblico per le tre
masterclass dedicate al
Grillo (16 etichette), al
Nero d’Avola (18 etichette) e ad una splendida verticale di
Catarratto Shiarà di
Castelluccimiano (7 etichette), tutte condotte da
Luigi Salvo, delegato AIS Palermo e giudice di concorsi internazionali, con la partecipazione di giornalisti di importanti testate di settore, sommelier, distributori e produttori. Impeccabile e professionale l'apporto dei due sommelier di lungo corso a supporto,
Mauro Lo Iacono e
Domenico Maniscalco, perfetti nelle tempistiche di mescita e nella precisione delle temperature corrette di servizio del vino.

L’orizzontale di vini
Grillo provenienti da vari areali isolani, prodotti da differenti
terroir e con filosofie differenti, ha fatto molto chiacchierare sulle grandi potenzialità di questo vitigno autoctono, vituperato e “massivo” fino a pochi anni fa, che oggi, con 14 milioni di bottiglie prodotte, rappresenta un importante traguardo per la Sicilia enologica.
Shiarà: quel Catarratto
che evolve nel tempo
La verticale di
Shiarà di
Castelluccimiano, invece, ha messo in mostra le possibilità di gittata temporale sorprendenti del vitigno più diffuso in Sicilia, mentre l’orizzontale del vitigno principe rosso di Sicilia, il Nero d’Avola, declinato da solo acciaio fino ai 30 mesi di tonneau, ha evidenziato piacevolezza di beva, austerità e, in alcuni casi, alta qualità nei calici.
Il pubblico elegge
miglior rosso e miglior bianco
Curiosa una delle iniziative di
Vigen, ossia la possibilità di votazione, con apposita scheda nominale per il pubblico, del miglior vino bianco e del miglior rosso degustati tra i banchi d’assaggio. Hanno vinto, si fa per dire,
Grillo Vigna di Mandronova 2018 di
Alessandro di Camporeale e il “
Nakri” Cerasuolo di Vittoria Classico 2015 di
Mortilla.
I due produttori vincitori,
Benedetto Alessandro e
Valentina Nicosia, sono stati premiati con una targa nel corso del dibattitto che si è svolto nella giornata conclusiva di domenica tra produttori e stampa.
Valorizzazione dell'offerta ristorativa di Cefalù col "Restaurants Press Tour"
Vigen ha visto anche momenti di spettacolo ed intrattenimento. Su tutti lo straordinario concerto di chiusura del prestigioso chitarrista
Francesco Buzzurro (in foto sopra) che ha emozionato la sala dell’ex Rettoria stracolma di partecipanti. Tra le tante iniziative di
Vigen, la valorizzazione dell’offerta ristorativa del polo turistico di Cefalù, il “
Restaurants Press Tour”, che ha portato la stampa specializzata presso alcuni dei ristoranti significativi della cittadina madonita come
Qualia,
La Galleria,
Tinchitè,
Il Normanno,
Cortile Pepe e
Al Porticciolo.

La Sicilia di qualità
che ha ancora molto da lavorare
Buona la formula che ha permesso a siciliani di conoscere i vini regionali. Il potenziale c’è, la Sicilia è portatrice sana di grande qualità, molte volte inespressa o nascosta a vantaggio di vini nazionali che hanno più larga diffusione e che spesso, però, sono solo “nome” e non qualità.
È compito dei comunicatori, dei giornalisti, dei sommelier, dei ristoranti continuare la crociata benefica per la valorizzazione di
Grillo,
Nero d’Avola e tutto il patrimonio ampelografico della nostra regione, piccolo grande continente dalle condizioni pedoclimatiche più eterogenee di tutto l’intero pianeta. Ben vengano, dunque, le manifestazioni di promulgazione del vino siciliano come
Vigen.
La macchina organizzativa è già al lavoro per l’edizione 2020, ancora più ricca in numeri e contenuti.