Sabadì vince l’Oscar del Cioccolato 0

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La ventunesima edizione del premio Tavoletta d’Oro 2023 incorona la Sicilia. A vincere ben 3 Oscar del cioccolato è Sabadì di Modica (Ragusa).

Infatti, l’azienda modicana del patron veronese Simone Sabaini, che nel 2011 ha cambiato vita e avviato la sua cioccolateria scegliendo proprio la cittadina barocca, si è aggiudicata la vittoria nelle categorie: cioccolati grezzi, aromatizzati e masse di cacao.

Il premio Tavoletta d’Oro

Il premio Tavoletta d’Oro rappresenta il più autorevole premio al cioccolato di qualità in Italia. I giudizi degustativi sono assegnati secondo le schede di valutazione ideate da Compagnia del Cioccolato. Arrivano a questa finale i cioccolati che hanno superato gli 85 centesimi e che, nella loro complessità, rappresentano l’eccellenza del cioccolato italiano. 

Gilberto Mora, Presidente di Compagnia del Cioccolato, ha commentato. “Il Premio Tavoletta d’Oro da più di vent’anni vuole ricercare, degustare e segnalare ai consumatori di cioccolato i prodotti che maggiormente riflettono una qualità intrinseca, una filiera controllata delle migliori materie prime e la grande arte cioccolatiera dei produttori italiani”.

Queste le categorie che sono state valutate: latte e latte ad alta percentuale di cacao, gianduia, fondente e origini, aromatizzati e speziati, praline, frutte ricoperte, spalmabili, cremini, cioccolati grezzi e premio Tavolette Speciali (cioccolatiere emergente, cioccolatiere internazionale, massa di cacao, premi speciali).

E tra i finalisti di questa edizione grandi nomi del cioccolato italiano hanno calcato la scena degli Oscar del cioccolato: Domori, Amedei, Slitti, Gobino, Maglio, Sabadì, Majani, Ta Milano, Gardini, Colzani/Amaro, Venchi e ancora Manufatto Cacao, Castagna, Giraudi, Bonajuto, Ciokkarua, Strighetto, Dolciaria Marche, Varvaro, Bernardi, Villa & Stacchezzini, La Perla.

Sabadì-Tavoletta-d'Oro ph. Compagnia del Cioccolato

Ecco tutti i vincitori della Tavoletta d’Oro 2023

Fondente:

Amedei – Toscano black 70%

Domori – fondente Criollo 80%

Fondente monorigine: Domori – Criollo Guasare 70%

Massa di cacao 100%: Sabadi – 100 e LODE 100%

Latte: Majani – Latte Sur del Lago 33%

Latte ad alta percentuale: Maglio – Cuyagua latte 55%

Gianduia: Gobino – Gianduiotto classico Indonesia

Cremino:

Gardini – Cremino alle noci di Romagna

Varvaro – Cremino al latte con gianduja, 3 strati

Pralina: Slitti – Pralina al caffè turco

Ripieni: Gardini – Tavoletta gin primo

Frutta ricoperta:

Maglio – Mandarino nano ricoperto

Slitti – Fichi Calabacita farciti con sambuca

Aromatizzati:

Gardini – Latte con sale dolce di Cervia e liquirizia

Sabadì – Affinato pepe Sichuan

Spalmabili:

Amaro – Nocciole e cacao

Venchi – Spalmabile al cacao e latte con nocciole 45%

Cioccolati grezzi: Sabadì – Lo scuro 70% con zucchero mascobado

Cioccolato internazionale: Somos Cacao (Colombia) Sur del Lago e El Porvenir 73%

Cioccolatiere emergente: Aroko Chocolate.

Sabadì, il cioccolato di Modica fuori dagli schemi

A trionfare per la Sicilia è un cioccolato artigianale lavorato a basse temperature. Materie prime biologiche ed equo-solidali, acquistate direttamente dai produttori, come il cacao dell’Ecuador, lo zucchero di canna di Paraguay, India e Filippine. E molte sono anche presìdi Slow Food. Un packaging

“Il segreto della bontà del nostro cioccolato sta nella scelta di non aggiungere grassi, aromi, essenze, additivi di alcun genere”, ci ha raccontato Simone Sabaini in questo articolo.

Cos’altro differenzia Sabadì dal cioccolato di Modica più famoso? Il fatto che non diventa bianco in superficie. Infatti, chiarisce Sabaini: “Un cioccolato appare bianco quando il burro di cacao è affiorato in superficie. Se il burro di cacao, come una patina, avvolge il cioccolato di Modica, vuol dire che ci troviamo davanti a un cioccolato fuori temperacon alterate proprietà organolettiche”.

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