Regali di Natale, il buon cibo local sotto l’albero 0

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Con l’accensione delle luci dell’albero di Natale, che avviene tradizionalmente l’8 dicembre per il giorno dell’Immacolata, parte ufficialmente la stagione dello shopping natalizio. Ma se anche tu a Natale non sai cosa regalare, sappi che il buon cibo mette tutti d’accordo.

Che sia il souvenir di un viaggio o una ricetta fatta in casa, per parlare di territorio, tradizione e cultura gastronomica e supportare i piccoli produttori anche con i regali di Natale, meglio scegliere un dono local, acquistabile con un click sulle piattaforme digitali o andando a curiosare fra gli scaffali delle piccole botteghe di prossimità.

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Dunque, è proprio questo il regalo perfetto. E lo dice anche una recente ricerca condotta da SWG per Deliveroo, che ha confermato come, per 9 italiani su 10, i prodotti alimentari sono i preferiti da ricevere.

Il classico cesto natalizio è il più apprezzato: lo hanno preferito il 44% degli intervistati. A seguire, sempre gradita una bottiglia di buon vino (33%) e i tradizionali dolci tipici natalizi (28%) come panettone, pandoro. Spazio anche ai sapori gourmet (21%) e alle esperienze gastronomiche con gift card (23%).

Comunque, dai più giovani agli over 65, per la maggioranza degli intervistati il regalo perfetto deve essere innanzitutto fatto con il cuore (93%), meglio se anche condivisibile (71%) e divertente (70%). 

E in questo senso, un’idea un po’ speciale potrebbe essere quella dei regali di Natale gastronomici fatti in casa. Spazio quindi a liquori, dolci e biscotti homemade, e ancora marmellate, creme e praline, ma anche essenze e decorazioni a tema per scaldare in casa l’atmosfera del Natale.

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Cosa non regalare a Natale

In bilico sul sottile filo tra superstizione e galateo, destreggiamoci a non fare brutte figure con amici e parenti ed evitiamo di regalare pigiami, calze e pantofole per scongiurare “l’effetto ospedale”. Da depennare dalla lista anche soprammobili e oggetti appuntiti, come spille e coltelli, perché potrebbero portare dolore e rompere legami. Se optate per portafogli e salvadanai, mai regalarli vuoti: mettete all’interno una monetina, simbolo di prosperità per chi li riceve in dono.

Occhio anche al regalo riciclato. Se proprio non potete farne a meno, l’ambiente certo vi ringrazierà, ma forse il vostro destinatario un po’ meno. E, c’è di più, perchè rischiate di rientrare anche voi nel vortice del riciclo di Natale. Infatti, sempre secondo la ricerca SWG, il 24% degli italiani “ricicla” il dono non gradito, arrivando anche al 41% tra i più giovani della Generazione Z (fascia d’età compresa tra i 18 e i 24 anni).

Profumi, guanti, sciarpe, bigiotteria e il tipico maglione di Natale sono i più gettonati per il rimpiazzo delle feste. In generale, un italiano su tre (30%) si dice insoddisfatto di ciò che riceve a Natale. E i più insoddisfatti dai regali di Natale sono i Millennials (43%), la fascia d’età tra i 35 e i 44 anni.

Allora perchè a Natale si fanno i regali?

L’abitudine di scambiare doni deriva dagli antichi Romani, che il primo gennaio si scambiavano le strenne, rametti consacrati alla dea Strenia, in segno di augurio di prosperità e di abbondanza. Durante la festività dei Saturnali, i Romani donavano rami d’abete e permettevano agli schiavi di partecipare ai banchetti e allo scambio di regali come segno di benevolenza.

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Il culto di San Nicola, Santa Claus, arriva dal 1300 fra storie e leggende che lo vedono protagonista di gesti di generosità nei confronti di deboli e poveri. È l’America degli anni ’50, con la pubblicità della Coca Cola, a mettere barba bianca e renne intorno al santo, trasformandolo in quello che oggi per grandi e piccini è Babbo Natale.

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