Noma, chiude il miglior ristorante al mondo 0

Noma

COPENAGHEN. “Benvenuti!” “Ciao!”. È questo il saluto che per anni i membri dello staff di Noma, il migliore ristorante al mondo, hanno riservato ai propri clienti, con l’obiettivo di personalizzare l’esperienza gastronomica offerta. Fino ad oggi.

Sì, perché adesso il proverbiale saluto di camerieri, sommelier, tirocinanti, cuochi e chef sarà pronunciato per l’ultima volta.

L’ultimo saluto di Noma

Ad annunciarlo è proprio lo chef e comproprietario del Noma di Copenaghen, René Redzepi, sui canali social del ristorante, che nei giorni scorsi ha comunicato la chiusura del suo locale nel 2024. E a riprendere la notizia, il New York Times.

Le motivazioni sembrano essere riconducibili ai ritmi di lavoro eccessivamente stressanti e a costi non più sostenibili. Tuttavia, le dichiarazioni riportate sul sito ufficiale del ristorante fanno pensare più a un’esigenza di restyling del locale: “L’idea dello stop è stata accarezzata negli ultimi due anni e si concretizzerà nel 2024, con la volontà di una totale riorganizzazione dei luoghi di lavoro e dello staff”.

E ancora: “Non esisterà più il Noma così come lo conosciamo oggi, ma ci sarà un nuovo luogo che potremmo chiamare Noma 3.0”, scrive lo chef. 

Tutte le novità di Noma

Un lab di innovazione alimentare per lo sviluppo di nuovi sapori, la cui apertura dovrebbe avvenire nel corso del 2025, afferma lo chef danese. Nuovi piatti proposti attraverso un sito di e-commerce e in ristoranti “pop-up”, cioè temporanei. E intanto già dalla prossima primavera il Noma aprirà a Kyoto per due mesi, dal 15 marzo fino al 20 maggio. Previsti due servizi al giorno, a pranzo e cena, per un solo menu degustazione da 475 €, con un pairing di alcolico o analcolico, acqua e tè/caffè di 300 € (+10% di servizio a persona). Ma non sarà una cucina nipponica, anche se, annuncia Redzepi: “Lavoreremo a stretto contatto con una rete di fornitori locali. Il nostro menu rifletterà la stagione dei sakura a Kyoto, ma non sarà un ristorante giapponese”.

A monte della decisione di chiudere pare esserci la necessità di ripensare il modello di business, finora retto in buona parte sul lavoro gratuito di una trentina di stagisti, desiderosi di fare esperienza nelle cucine del più prestigioso ristorante al mondo.

Nessuna menzione invece da parte dei gestori del locale circa lo stato di salute economico del ristorante, che nel 2021 aveva chiuso il bilancio in rosso, per la prima volta dopo cinque anni, concretizzando una perdita di 230mila euro.  

La storia del miglior ristorante al mondo

Tre stelle Michelin, di cui l’ultima ottenuta nel 2021, e cinque nomine come miglior ristorante nella classifica The World’s 50 Best Restaurants, dalla sua apertura nel 2003 il Noma di René Redzepi si è affermato come pioniere di un nuovo concetto di ristorazione che predilige ed esalta ingredienti locali, tipici della cultura scandinava e rielaborati, e l’estetica dei suoi piatti e per aver diffuso nel mondo lo stile definito New Nordic.

Meritevole di aver dato impulso ad un turismo gastronomico nel territorio danese, per mangiare da Noma si spendono circa 500 euro per un menù degustazione. E con l’occasione, si organizza una vacanza intorno all’esperienza gourmet più esclusiva.

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