Favignana, Camparìa: passato e presente in un luogo dove si assaporano emozioni 0

FAVIGNANA (TP). Essere trasportati indietro nel tempo, respirando aria nuova. Ci troviamo a Favignana, l’Isola dell’arcipelago delle Egadi, definita la grande farfalla sul mare. L’isola che tra l’800 i primi del ‘900 vide i Florio costruire un impero economico, commerciale e industriale. Qui, grazie alla recente riqualificazione degli ex magazzini e della zona rimessaggio della Tonnara di Favignana, sorge Camparìa.

Camparìa

E’ un luogo magico. Entrarvici equivale a immergersi in un tempo che fu e che continua a risplendere. Questa fu uno dei maggiori centri italiani deputati alla mattanza, la tradizionale pesca del tonno rosso, fonte di guadagno e prosperità per l’intera isola. Agli operai della Tonnara si deve il nome Camparìa, un’espressione siciliana che sta per dare da campare. Oggi la struttura torna a vivere grazie a un’incredibile opera di recupero architettonico e restauro conservativo. 

Il locale Camparìa

E’ un enorme open space, dove antico e moderno si incontrano regalando emozioni. Una volta varcato l’ingresso di Camparìa si vive la sorpresa di un’esperienza autentica e coinvolgente, impreziosita dalla fusione vincente di profumi, suoni e sapori caratteristici.

L’arredo

E’ aperto dalla colazione al pranzo, passando per l’aperitivo fino alla cena. Lo spazio è un salotto sul mare a cielo aperto. L’arredamento è in sintonia con l’ambiente, per atmosfere incontaminate. Tavoli, gli accessori e i complementi d’arredo come sedie, divani e poltrone contribuiscono a dare un’atmosfera di equilibrio e armonia. Tra nuance tenui della terra e della natura, e texture in fibre di corda e lino.

La scelta migliore consiste nel selezionare attentamente pochi pezzi, per valorizzarli al meglio in uno spazio neutro.

Il lounge bar sul mare

Centrale nella vita di Camparìa è il mozzafiato lounge bar sul mare. Un locale aperto da mattina a sera, rinato sulle ceneri dell’ex rimessaggio. E’ stato creato per trascorrere indimenticabili serate avvolti nelle luci cangianti del crepuscolo, il mare tinto di arancio. E, ancora, un’attenta e vivace selezione di piatti di pesce e la migliore mixology; in un placido salotto “en plein air” puntellato di vele e complementi d’arredo autentici che ricordano i tempi andati del laborioso mondo della Tonnara.

Noi di orogastronomico abbiamo assaggiato alcuni dei cocktail del Camparìa e veloci piatti sfiziosi. A realizzare i drink sono cinque bartender. Diego Marchese (capo bartender), Fatima Lo Monaco, Domenico Valenza, Rey Ferran e Giulia Carriglio. E la manager Daniela Di Cara. Al reparto vini Pietro Amato. In tutto, lavorano dietro al bancone sette professionisti del settore.

Il capo bartedner

Il bartender Diego Marchese classe 1980 natio di Benevento, cresciuto nella provincia di Modena. Grande intrattenitore e miscelatore. Ed è qui che realizza i suoi cocktail seguendo, a volte sperimentando, ricette che tendono ad esaltare sapore e finezza nella combinazione degli ingredienti scelti accuratamente per ogni tipologia di prodotto. Presto un articolo sulla sezione COCKTAIL con una ricetta di Diego Marchese.

I cocktail

Descriverli non equivale ad assaporarli. Non c’è un cocktail più buono di un altro. Tutti raccontano una storia, regalano emozioni, sono

Wild Fennel: Gin Favignana, piccole gocce di Laphroaig whisky, succo di limone fresco, sciroppo di finocchio selvatico di Favignana, ginger rail.

Almeyda: Campari, passion fruit, gocce di Fernet Branca, soda e vegan foam.

Donna Franca: Mescal, sciroppo di finocchietto selvatico di Favignana, liquore al bergamotto, Amaro Amara, succo di lime fresco, anice stellato.

Amale: Amaro Amara, vermouth antica formula, orange bitter, succo di limone fresco e piccole gocce di patron cafè.

Cialoma: prosecco, amaro Cynar, succo di limone fresco, piccole gocce di Fernet Branca, oleo saccharum, top di soda al pompelmo.

In abbinamento degli stuzzichini a scelta: Acciughe di Sciacca con crostino di pan brioche all’arancia e burro della Normandia montato all’aneto. Focaccia trenta ore con bresaola di tonno. Focaccia trenta ore con pesto di rucola e confit di pomodoro e basilico. Chips di Alici panate al mais servite con salsa tartara.

A guidare Camparìa è l’imprenditore palermitano Fabio Tagliavia

Mira a dare nuova vita al luogo simbolo dei fasti commerciali dell’isola e della famiglia Florio. Completerà l’intervento di recupero di questo luogo nell’estate 2023 con l’apertura degli spazi delle trizzane. Spazi anch’essi pensati per ospitare mostre ed eventi che diano voce, in particolare, alle creatività locali.

Tagliavia sull’isola di Favignana e a Trapani ha già ristrutturato e recuperato diversi edifici dismessi in ambito urbano e agricolo. Li ha adibiti ad attività ricettiva e di ristorazione. “Punto a costruire un percorso emozionale autentico a 360° gradi, ricreando una piccola “città nella città” dal grande valore storico-culturale. Finita l’esperienza di mare, la gente ha voglia di cambiare scenario e farsi rapire dalla magia che l’isola offre al suo interno.

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