Donnafugata, il Premio Giuseppe Nenci 2020 a Thea Sommerschield 0

È Thea Sommerschield, dell’Università di Oxford, ad aggiudicarsi la XXI edizione del Premio “Giuseppe Nenci”, sostenuto dall’azienda vitivinicola Donnafugata e conferito dalla Scuola Normale Superiore di Pisa alla migliore tesi storico-archeologica sulla Sicilia antica.

La commissione giudicatrice presieduta dal Professor Carmine Ampolo ha assegnato il Premio a Thea Sommerschield per la sua tesi di dottorato all’Università di Oxford, dedicata alle identità socio-culturali della Sicilia occidentale in età arcaica e classica. La giovane ricercatrice si è aggiudicata il Premio per aver esaminato un’importante mole di documentazione funeraria ed epigrafica, dandone un’eccellente interpretazione storico-antropologica.

La collaborazione tra Donnafugata e la Normale di Pisa nasce con l’incontro negli anni ’90 tra la famiglia Rallo e il Professore Giuseppe Nenci, alla guida degli scavi condotti nelle aree archeologiche di Rocca d’Entella, proprio nel territorio di Contessa Entellina, là dove nasce Donnafugata. Dal 2000, dopo la scomparsa del Professor Nenci, Donnafugata ha voluto sostenere la ricerca storico-archeologica finanziando il Premio a lui intitolato.

Ala cerimonia di premiazione che si è svolta presso la Scuola Normale, ha partecipato – collegandosi da remoto – anche José Rallo di Donnafugata: “Questa è la 21° edizione del Premio – ha dichiarato – e penso che si per sé, tale continuità dimostri tutto l’attaccamento della Normale all’opera del Professor Nenci e di Donnafugata per la straordinaria opera di ricerca e valorizzazione del patrimonio storico-archeologico, realizzata dalla Normale nel nostro territorio.”

Nell’ambito della cerimonia, il Comune di Contessa Entellina con il Sindaco Leonardo Spera, ha conferito la Benemerenza Civica alla Scuola Normale di Pisa, nella mani del suo direttore, il professor Luigi Ambrosio.

E’ stata pure presentata la “Carta Archeologica del Comune di Contessa Entellina, dalla preistoria al medioevo”. L’opera – realizzata anche con il contributo di Donnafugata – è di imponenti dimensioni ed è il frutto di un lavoro pluriennale svolto dagli archeologi della Normale, percorrendo a piedi gran parte del territorio comunale e rilevando sulla carta topografica i reperti rinvenuti. Negli anni tutti i reperti (oltre 10 mila) sono stati catalogati permettendo di ricostruire, l’evoluzione dell’insediamento umano nell’arco dei secoli.

La cerimonia si è conclusa con l’intervento della professoressa Anna Magnetto, direttrice del Laboratorio SAET di Storia, Archeologia, Epigrafia e Topografia del Mondo Antico, fondato da Giuseppe Nenci. 

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