RAGUSA IBLA. Cuoche delle due Sicilie. Che ci sia tanta energia tra la Sicilia e la Calabria lo testimoniano anche le correnti che si formano nello Stretto di Messina che, scontrandosi, danno luogo a enormi vortici come quelli di Scilla e Cariddi.
La stessa energia si è palesata a
I Banchi di Ragusa Ibla nella serata del 30 Novembre, quando lo
chef Peppe Cannistrà ha ospitato
Caterina Ceraudo, chef una stella Michelin del ristorante
Dattilo di Strongoli, in provincia di Crotone.
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Peppe Cannistra? con Caterina Ceraudo e Marilina Paterno?[/caption]
L’evento ha concluso il ciclo di appuntamenti dal tema
“Cuoche delle due Sicilie”, ideato e voluto da
Ciccio Sultano,
patron de I Banchi e chef due stelle Michelin de Il Duomo di Ragusa Ibla: “Penso sia stato bello e importante riunire a I Banchi alcune delle cuoche che, oggi, rifanno grande la cucina delle Due Sicilie, intesa non come un museo delle cere, ma come un forte richiamo all’identità e alla modernità.”
Cuoche delle due Sicilie: inno alla ricercatezza al femminile in campo enogastronomico
Quattro in tutto le serate speciali svolte nel corso di questo 2018 che sono state anche un inneggiare alla bellezza, all’eleganza e alla ricercatezza al femminile in campo enogastronomico, con il valore aggiunto del creare connessioni e allo stesso tempo far emergere sfumature diverse tra la cucina proposta da Cannistrà e quella delle ospiti che si sono susseguite.
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Antonio Curra? e il Dreampink[/caption]
E proprio in occasione della serata conclusiva, dalla punta dello Stivale allo sbarco sull’isola siciliana, la
chef Ceraudo si è alternata a
Cannistrà per la creazione di un menù che se da una parte ha messo in evidenza quelli che sono i punti di unione tra le due Terre, dall’altra ha fatto emergere differenze e particolarità.

Ad accompagnare le diverse portate sono stati i profumi intensi provenienti dalle
uve della Val di Noto che vengono pazientemente e sapientemente trasformate in
vino da Marilina e Federica Paternò, le due sorelle della Cantina Marilina.
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Sketta cantina Marilina[/caption]
A fare gli onori di casa Gabriella Cicero, in un ruolo che le risulta congeniale e spontaneo allo stesso tempo: il suo prendersi cura dei suoi ospiti, la sua accoglienza e gentilezza sono il valore aggiunto della serata.
A dare quel tocco di brio e frizzantezza iniziale ci ha pensato invece Antonio Currò con un
Dreampink, cocktail realizzato con
Vodka belvedere, Champagne Veuve Clicquot, pompelmo rosa e sciroppo di vaniglia.
Il menù della serata
La prima portata porta la firma dell’ospite calabrese che apre con una piatto dal gusto forte e deciso:
podolica, rose, topinambur e caffè; al piatto è stata abbinata l’ultima annata del
moscato secco di Cantina Marinilina, il Cuè.
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Podolica, rose, topinambur e caffe?[/caption]
Peppe Cannistra risponde con
zucca gialla, mazzancolle alici e caprino: un equilibrio tra dolcezza e sapidità che ben si accompagna con
Sketta, il grecanico che più sorseggi e più diventa amabile.
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Zucca gialla, mazzancolle, alici e caprino[/caption]
Il primo piatto è uno
spaghettone borragine e ricotta preparato dalla
chef Ceraudo che firma anche il secondo:
Spigola, emulsione di spigola e limone candito.
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Spaghettone con borragine e ricotta[/caption]
Per entrambi l’abbinamento è con il
Bianco di Marilina del 2013: elegante e sontuso, pieno al naso e diverso in bocca, si sposa bene con il contesto barocco ma allo stesso tempo contemporaneo nel quale ci troviamo.
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Il bianco di Marilina[/caption]
La conclusione non poteva che essere dolce: lo
chef Cannistrà offre un
connubbio tra polpa di pera, crema di latte e cialdina alla menta, la
Ceraudo invece gioca più sui contrasti con
Cioccolato bianco, liquirizia, aceto di lamponi e frutti rossi; il
Gocce d'autunno 2014 della Cantina Marilina conclude la degustazione, un passito di nero d’Avola che più degli altri ci stupisce per i sentori particolari e per il profumo.
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Pera, latte e menta[/caption]
Si conclude così questo ciclo di serate organizzate presso I Banchi, ma tante novità sono già in cantiere per il prossimo anno.
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Cioccolato bianco, liquirizia, aceto di lamponi e frutti rossi[/caption]
Intanto, se in questo periodo vi trovate dalle parti di Ibla non potete non provare una delle tre varianti del
panettone artigianale realizzato e proposto da
Peppe Cannistrà e Ciccio Sultano: Tradizionale, Basileus Yblon e Siquilia.
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Ciccio Sultano[/caption]
Il Natale avrà un gusto diverso!