Vinitaly ’23: in fiera debutta Open Balkan, la collettiva di vini dei Balcani 0

VERONA. Business e diplomazia in un calice dnew nfl uniforms 2022 best sex toy nike air jordan 1 nike air jordan 4 adidas outlet braided wigs nike air jordan 1 mid nike air max fantasy football trophies nike air max 95 men sex toys for women nike air jordan 1 retro adidas outlet luvme glueless wigs ass sex toyi vino. Debutta al 55° Vinitaly Open Balkan, una collettiva di oltre 150 vini da Serbia, Albania e Macedonia del Nord, che per la prima volta si degustano uniti sotto “un’unica bandiera”.

I produttori dei tre paesi dei Balcani insieme con una selezione delle migliori etichette per raccontare i vigneti di un territorio che negli ultimi anni ha attirato sempre più l’attenzione di critici, sommelier e consumatori di tutto il mondo.

Da Belgrado a Verona grazie al successo della prima edizione di Wine Vision by Open Balkan, la fiera dedicata all’enogastronomia e al turismo organizzata in Serbia, senza dubbio la manifestazione internazionale di riferimento nel sud-est Europa che lo scorso anno ha riunito oltre 350 espositori provenienti da oltre 20 Paesi.

«Vinitaly ha avuto la grande capacità di aprirsi a paesi amici – ha detto Tajani –. Avere qui i Balcani con i loro prodotti significa avere una visione più ampia e scoprire nuovi mercati, con l’obiettivo di far crescere il nostro settore vitivinicolo».

Al Vinitaly 2023 una sfilata di grandi etichette e di diplomatici. La collettiva ha ricevuto anche la visita ufficiale del presidente della Repubblica Serba, Aleksandar Vučić, del primo ministro dell’Albania, Edi Rama, e del primo ministro della Macedonia del Nord, Dimitar Kovačevski, accompagnati dal ministro degli Affari esteri, Antonio Tajani.

«Serbia, Albania e Macedonia del Nord possono essere ancora più presenti qui in fiera e in Italia in generale – ha commentato il presidente serbo Vučić –. Sono convinto che collaborazioni di sistema come la collettiva di Open Balkan siano in grado di portare benefici anche in altri campi, attraendo più businessmen e portando l’industria italiana a essere più presente nelle nostre regioni. Siamo molto contenti di essere qui a Vinitaly, anche perché abbiamo la possibilità di imparare molto su questo settore».