Taormina Food &Wine weekend: un racconto di vino, cibo e bellezza 0

Taormina Food &Wine weekend. Il fascino senza tempo di una città come Taormina e l’ebbrezza generata dal nettare degli Dei convogliano in una manifestazione che fa della bellezza e della bontà i suoi punti di forza: lo scorso weekend è andato in scena il Taormina Food & Wine Weekend, l’evento enologico pensato e voluto dall’Associazione Commercianti Taormina, con l’obiettivo di far vivere la città tutto l’anno, anche nel periodo invernale.

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Teatro principale della manifestazione è stato il Palazzo Duchi di Santo Stefano, che ha ospitato sia un banco d’assaggio nel pian terreno che 8 masterclass al piano superiore cadenziate nei due giorni del 24 e 25 Novembre, le quali hanno permesso ai partecipanti di accrescere le proprie conoscenze sul mondo del vino, approfondirne alcuni aspetti, confrontare annate e cantine non solo siciliane, ma anche pugliesi e campane.

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Fondazione Italiana Sommelier Messina

L’inaugurazione si è svolta sabato 24 novembre alla presenza di Nino Scandurra e dello chef Pietro d’Agostino, rispettivamente presidente e vice presidente dell’ACT Taormina.

Presente anche il sindaco Mario Bolognari e di un nutrito gruppo di appassionati e wine lovers pronti a degustare le espressioni enologiche di territori differenti.

A dare il loro contributo anche i sommelier della Fondazione Italiana Sommelier e gli studenti dell’istituto alberghiero Salvatore Pugliatti di Giardini Naxos.

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Tre sono state le masterclass che abbiamo seguito e vi raccontiamo

Dal confronto tra l’Etna e l’Irpinia è nata la masterclass tenuta da Jacopo Maniaci sabato 24 novembre; protagoniste sono state le Cantine di Nessuno, cantina Joaquin eTenute di Fessina; i due territori, con alcuni punti in comune ma anche numerose diversità, esprimono in maniera molto differente il concetto di vino vulcanico.

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Le varie sfumature del Sirah di Alessandro di Camporeale, vino di punta della cantina siciliana della famiglia Alessandro, sono state oggetto di una verticale.

I presenti hanno potuto degustare annate differenti, percependone al naso ma soprattutto in bocca connotati e caratteristiche mutevoli negli anni, frutto di stagioni diverse, giovinezza o longevità e natura mutevole; a svolgerla Simona Barbera.

Taormina Food &Wine weekend: tradizione e innovazione a confronto

Tradizione e innovazione a confronto invece per il percorso sensoriale sulle varie espressioni di nero d’Avola dell’azienda Principi di Butera, uno dei vitigni meno conosciuti all’estero con il quale l’azienda produce anche il metodo charmant Neroluce; il percorso di valorizzazione e conoscenza del territorio passa anche attraverso la cultura del vino che è stata sapientemente raccontata dall’enologo Antonio Paolo Froio.

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L’evento si è svolto contestualmente anche all’interno di molti negozi lungo il corso Umberto, trasformati per l’occasione in suggestive enoteche.

Qui i visitatori hanno potuto sia fare shopping che deliziare le proprie papille gustative. Anche diversi ristoranti di Taormina, a pranzo e a cena in occasione dell’evento hanno proposto uno speciale menù con abbinamenti di vini ad hoc.

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Angela Amoroso, classe 1987, laureata in Scienze della Comunicazione presso l'Università degli Studi di Catania, giornalista pubblicista dal 2008. Inizia a muovere i primi passi nel mondo del giornalismo dieci anni fa sulla carta stampata per poi formarsi ulteriormente attraverso l'esperienza di redattrice e speaker televisiva di un'emittente televisiva privata a Licata, città in cui vive. Da lì si sono susseguite diverse esperienze professionali tra radio, testate giornalistiche online e varie collaborazioni con realtà professionali presenti in Sicilia, anche come social media manager. Oggi dirige Edicola Innovazione, portale online settoriale a carattere nazionale, ma ha anche un'altra grande passione, quella per il mondo enogastronomico: è tra le contributor del blog maredisiciliaedintorni.it e food writer di Identità Golose, il magazine online di cucina internazionale ideato e creato da Paolo Marchi.

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