Giornata internazionale del Nero d’Avola, regna il vitigno principe di Sicilia 0

AGRIGENTO – La vinificazione in purezza ne fa uno dei più grandi vini rossi siciliani: di struttura, dal carattere possente, intenso, armonico, caldo, adatto all’affinamento in legni pregiati. Al vitigno principe della Sicilia sarà dedicata una giornata internazionale il prossimo 11 maggio nella storica città di Agrigento. Presenti importatori, buyer, giornalisti e winelover provenienti da tutto il mondo riuniti per viverne e raccontarne le sensazioni. Orogastronomico non poteva mancare all’evento.

Giornata internazionale del Nero D’Avola

Il Nero d’Avola si identifica ormai con la Sicilia e rappresenta questa regione nel mondo con il carattere unico, la peculiarità ed il fascino tutto siciliano che riempiono ogni buona bottiglia di vino, per regalare emozioni a chi ha il piacere di berlo. Al vitigno principe della Sicilia, il prossimo 11 maggio nella storica città di Agrigento sarà dedicata la giornata internazionale del Nero d’ Avola. All’interno un seminario dal tema: “L’evoluzione produttiva del Nero d’Avola, principe dei vitigni siciliani, dalle sue origini ad oggi. Prospettive future”.

Il programma

Primo appuntamento la mattina nella Valle dei Templi per un percorso archeologico dove la storia della Grecia si intreccia con quella del vino diventando realtà attraverso la visita alle antiche vigne di CVA Canicatti’. Seguirà alle ore 15:00 il seminario: “L’evoluzione produttiva del Nero d’ Avola, principe dei vitigni siciliani, dalle sue origini ad oggi, Prospettive future”. Si svolgerà nel suggestivo scenario della ex Chiesa S. Pietro, oggi spazio Temenos, nel cuore pulsante del centro storico dell’antica Akragas. Sarà moderato dall’ Editor di Vinoway, Davide Gangi.

Ore 17:00 Masterclass dedicata alla migliore produzione di Nero d’Avola: a confronto zone areali e vini raccontati dai produttori. Ore 19:00 Apertura dei Banchi d’Assaggio, per consentire al pubblico di degustare e scoprire i vini e le diverse realtà produttive. L’esperienza con i buyer continuerà anche nei giorni successivi fino a lunedì 14 maggio con un intenso programma di visite nelle cantine del territorio. Un’iniziativa ideata ed organizzata da Carmelo Sgandurra, Master Sommelier ed autore della NDA – Guida del Nero d’Avola.

“L’evoluzione produttiva del Nero d’ Avola…”

Il confronto per l’occasione sarà tenuto da Riccardo Cotarella, Salvo Foti, Tonino Guzzo e Vittorio Festa e altri personaggi del mondo enoico. L’evento porrà l’attenzione su un vitigno dalle grandi potenzialità e adattabilità, “Capace – come dichiara lo stesso Foti- di esprimere grandi vini, anche se bisogna considerarlo sempre (se si vuole esprimere la sua vera e completa personalità enologica) indissolubilmente legato al suo originale terroir e antico sistema di coltivazione ad alberello egeo in aridocoltura”.

Per Tonino Guzzo “bisogna dare la giusta importanza a questo vitigno, finalmente riscoperto, che sta portando avanti il nome della Sicilia nel mondo – afferma- Occorre però valorizzarlo sempre di più, non svilirlo, senza ripetere gli errori del passato. Partecipo con molto entusiasmo a questo seminario anche perché si fa nel mio territorio. Un territorio ad alta vocazione vitivinicola che insieme a quello nisseno rappresenta la culla del Nero d’Avola, da dove storicamente si approvvigionava tutta la Sicilia”.

“Oggi il vino si vende attraverso il territorio, attraverso il suo racconto – aggiunge Vittorio Festa-. E sul Nero d’Avola c’è molto da poter raccontare perché nasce in una terra straordinaria. Io porterò la mia esperienza maturata nella regione abruzzese che è una terra di semplici agricoltori che hanno saputo promuovere i propri prodotti. Illustrerò anche il mio pensiero sul come ideare oggi il vino, sempre più convinto che bisogna produrre un vino più “moderno”.

Vigneto Dispensa-Verticale Planeta Burdese-Planeta

Il vitigno principe degli autoctoni di Sicilia

Il Nero D’Avola può definirsi il principe dei vitigni siciliani. La sua coltivazione vanta una superficie vitata che supera i 12 mila ettari; è, dunque, il vitigno più diffuso nella regione. Ormai indubbia è la sua affermazione in tutto il mondo come vitigno a bacca rossa dalle grandi qualità, dal quale produrre vini pregiati, di grande stoffa e spessore. Alla degustazione il nero d’avola ha un colore rosso rubino intenso, brillante, vivace, con riflessi violacei, se giovane, o granati, dopo l’invecchiamento. L’aroma è complesso, con note di viola e spezie (liquirizia e chiodi di garofano). Prugna secca, ciliegia, mora, ribes nero, lampone e cioccolato, cuoio e tabacco, sono alcune delle caratteristiche e dei principali sentori che caratterizzano i vini prodotti con nero d’avola. https://www.nerodavolawine.com

 

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