Concours Mondial de Bruxelles, Ais Palermo celebra i vini medagliati siciliani 0

PALERMO. Creata nel 1994, quella che si svolgerà tra l’1 e il 3 maggio prossimi a Brno in Repubblica Ceca sarà la sua ventisettesima edizione e, come prassi, sarà una competizione in cui saranno scelti solamente assaggiatori rinomati e riconosciuti per la loro competenza da tutte le regioni del mondo. Circa 350 tra opinion leader, professionisti e attori dell’economia mondiale provenienti da 50 nazioni si cimenteranno sull’assaggio di oltre 10.000 vini provenienti da 50 paesi diversi, creando una diversità che dà un ottimo contributo di valenza all’unicità dell’evento e alla maggiore obiettività dei risultati.

CMB, dal 2006 itinerante

Stiamo parlando della competizione imparziale e rigorosa del Concours Mondial de Bruxelles, la più famosa e la più importante di tutto il mondo, il cui primo obiettivo è quello di offrire ai consumatori vini di qualità impeccabile, veri piaceri del consumo e della degustazione da tutto il mondo e in tutte le fasce di prezzo. Vini che, una volta ottenuto il riconoscimento pubblico, moltiplicano scientificamente le vendite da tre a dieci. Itinerante, dicevamo, proprio perché pone l’accento sulle regioni vinicole che lo ospitano, dandone al mondo importante visibilità.

A seconda dei punteggi medi ottenuti dai panel, un vino può ricevere al termine del giudizio riconoscimenti di tre livelli: Gran Medaglia d’Oro, Medaglia d’Oro, Medaglia d’Argento. Solo l’1% dei 9.400 vini mondiali degustati ha ricevuto l’ambita Gran Medaglia d’Oro, il riconoscimento più alto assegnato dal CMB nell’edizione 2019 che s’è svolta ad Aigle, in Svizzera.

L’Italia svetta con
19 GMO su 91 totali

Seguono Spagna (18), Francia (11), Portogallo (11). Le nazioni con più medaglie totali: Spagna (626), Francia (614), Italia (383), Portogallo (365). L’Italia ha portato 1.451 vini al CMB. Le regioni con più medaglie: Puglia (70), Veneto (66), Sicilia (60), Toscana (50), Abruzzo (33), Sardegna (22).

Delle 19 GMO assegnate all’Italia, due sono finite in Sicilia, di cui una ad un ormai totem enologico emblematico: il Duca di Montalbo 2011.

Tasting di 25 Medaglie siciliane

Per ricreare le atmosfere e gli ambienti di Aigle 2019 e per dare lustro ad una piacevole serata di promozione dell’ormai dirompente vino siciliano, la delegazione di AIS Palermo col suo delegato Luigi Salvo, giudice internazionale di tantissime edizioni proprio del CMB, e con Karin Meriot, ambasciatrice per l’Italia, ha pensato bene di portare all’assaggio di giornalisti, sommelier, produttori e addetti del settore, alcune referenze insignite di Medaglie (ben 25), tra cui proprio la GMO Duca di Montalbo 2011 dell’azienda Milazzo.

Spicca la presenza dell’ormai rampante Grillo (6 referenze) e del solenne principe dei rossi, il Nero d’Avola, sfaccettato su più declinazioni, ma anche bianchi di grande evoluzione, come Milazzo Selezione di Famiglia Chardonnay 2008, e rossi di conferma come il Cva Centuno e il Cutaja Riserva di Caruso&Minini.

 

Baglio Bonsignore “OI” Grillo 2018
Emblematico per tipologia. Di buona fattezza, esprime ortica, pepe verde e sambuco. Buona analogia con la bocca. Chiara matrice territoriale.

Di Legami “Berlinghieri” Grillo 2018
Risente dell’influenza del terreno calcare e del piccolo passaggio in tonneau. Naso vegetale delicatamente espresso con accenti minerali di pietra focaia. Talco, gesso. Pesca gialla, arancia candita. Splendida sapidità che contribuisce ad una lodevole progressione gustativa.

Casa Grazia “Zahara” Grillo 2018
La mano è quella dell’enologo Tonino Guzzo. Si sente. Note di tiglio, acacia, agrumi dolci con in più una gradevole albicocca. Ha pienezza palatale e un grande spolvero agrumato gustativo che ne allunga la persistenza.

Tenuta Gorghi Tondi “Kheirè” Grillo 2018
L’alchimia di piacevolezza di questo Grillo è orchestrata sempre da Guzzo. Note di confetto, di zucchero a velo e di talco si aggregano alle tioliche. Leggiadria ed eleganza rappresentano Annamaria e Clara Sala, le produttrici. Delicato, palatale, di grande abbinabilità gastronomica.

Cva Canicattì “Aquilae” Grillo 2018
Ancora Guzzo. Frutta e fiori a matrice gialla: pesca, melone, ginestra. Sensazioni gentili di fiori di sambuco e foglia di pomodoro. Ha corrispondenza e precisione gustativa in cui emerge il cuore di carciofo.

Magaddino “Grillo” 2018
Dominato da freschezza floreale olfattiva. Tocchi vegetali delicati fanno da eco a sensazioni di frutta matura. Di ottima godibilità.

Feudo Disisa “Lu Bancu” Catarratto 2018
Tonino Guzzo, ancora lui. Nell’olimpo dei Catarratto siciliani, nel Lu Bancu dominano con garbo le note dolci agrumate di cedro tra le floreali e le erbacee. Tensione di nerbo acidico. Ha “ciccia” e freschezza insieme. Il massimo per un vino. Sapidità e freschezza palatale emozionanti. Di poliedrica abbinabilità a tavola.

Fina “Taif” Zibibbo 2018
Affabile e conturbante. Aromaticità imbattibile. Mandarino, salvia, aghi di pino, zucchero a velo. Assenza totale di stancante stucchevolezza olfattiva. Ti avvolge nettamente. Raffinata sapidità che afferisce lunghezza gustativa e richiamo di beva. E quel riecheggiare di agrumi gentili in bocca…

Milazzo “Selezione di Famiglia” Chardonnay 2008
È l’azienda che più di tutte in Sicilia ha mietuto medaglie: ben 11 (1 GMO, 5 O, 5 A). Selezione di Famiglia prende una fantastica Oro con un bianco ad undici anni dalla vendemmia. Naso ricco, opulento, raffinato, intriso di sensazioni minerali di idrocarburi, di pietra focaia, che affiancano quelli della frutta tropicale. Intriganti note vanigliate e tioliche. Al palato è pieno, persistente. Ha grande equilibrio tra sostanza e freschezza che lo proiettano al grande invecchiamento. Pienezza gustativa invidiabile. Profilo alto.

Tenute Orestiadi “Frappato” 2017
Da uve dell’agro di Gibellina, areale insolito per la produzione di Frappato. Si distingue dal cugino vittoriese. Rubino scuro, frutta altrettanto. Note speziate dolci. Presenza insolita di tannino. Media struttura. Curioso e affabile per gli habitué del Frappato del Sud-Est Sicilia.

Vaccaro “Sofè” Nero d’Avola 2017
Una sorpresa. Naso varietale. Frutti rossi scuri, spezie, polvere di caffè. Note balsamiche. Tannino in bella evidenza. Corrispondenza gustativa. Buona freschezza. Poliedrico. Sfaccettato.

Cva “Centuno” Nero d’Avola 2016
Se si vuole identificare un buon Nero d’Avola in Sicilia, Centuno può essere un valido esempio. Grafite, frutta rossa piena e polposa, sensazioni dolci di zucchero a velo, cacao e spezie. In bocca avvolge. Entusiasma per la dolcezza del frutto e buona acidità. Opulenza sotto una veste di grazia e finezza.

Caruso & Minini “Cutaja” Riserva 2016
Era coltivato in quel che una volta era il greto di un fiume, come testimoniato dalla tipiche pietre arrotondante, “cuti”, da cui il nome. Intenso, complesso. Frutta rossa matura, come ribes e prugna, si fonde perfettamente ad erbe aromatiche, anice stellato, pietra focaia e sentori di cacao. In bocca ha struttura calda. Trama fitta e setosa. Avvolgenza da sogno. Fine, completo, entusiasmante.

Palmeri Blu 2014
Residuo fisso rilevante (40 g/l). Ha uno spettro olfattivo di grande levatura: mora, cannella, cacao, cioccolato fondente, incenso, liquirizia e macchia mediterranea. Il tannino è maiuscolo e ruggisce. Pieno ed enfatico. Acidità e mineralità danzano assieme ad un frutto molto piacevole. Ha ancora bisogno di un po’ di bottiglia per la perfezione.

Milazzo “Duca di Montalbo” 2011
Una pietra miliare tra le eccellenze siciliane. Nero d’Avola (80%) e Nerello Cappuccio (20%). Barrique per il primo (4 anni), botti grandi per il secondo (4 anni). Un cru determinante: Contrada Montalbo è una marna calcarea al 100%, una specie di suolo “lunare” adatto alla lunga maturazione dei rossi. Rubino intenso, riflessi viola. Il naso distinto rileva frutta rossa fresca: mora, lampone, prugna. Sentori vegetali come timo e rosmarino. Poi anice stellato, cardamomo, cioccolato fondente, polvere di cacao e di caffè. Potenza e struttura in bocca. Ha tannino di sorprendente qualità. Elegante, setoso. La freschezza accompagna al traguardo piacevolezza e persistenza. Maiuscolo e gentile. Un campione tutto siciliano.

 

 

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