Dalla campagna al piatto: solo erbe e verdure nel menù dello chef Massimo Schininà 0

(di Marcello MaltaPALERMO. Arriva la bella stagione per tutti, anche nei piatti delle cucine. Pasqua e Pasquetta sono già trascorse. È tempo di dare spazio ai prodotti primaverili e a ciò che la nostra natura offre. Dalla campagna al piatto: solo erbe e verdure nel menù dello chef Massimo Schininà dell’Associazione Professionale Cuochi Italiani (piatti fotografati da orogastronomico). Il local chef del ristorante “Le Magnolie” di Frigintini vicino Modica (Rg) ha presentato alla stampa un menù con ingredienti principali erbe e verdure spontanee del territorio. In abbinamento ai legumi, al caciocavallo stagionato di DLM Formaggi e alla pasta preparata esclusivamente con il grano Tumminia integrale del Molino e Pastificio di Modica.

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Dalla campagna al piatto: la filosofia di Schininà

Niente carne e niente pesce, dunque, per Massimo che ha in sé quel magico “vizietto” di trasformare una cosa semplice in un qualcosa a modo e di mestiere: elementi facili e genuini coniugati in versione rivisitata e gourmet. Piatti di cultura contadina riproposti in abito moderno. Un piacevole excursus tra colori, odori e sapori che ha il carattere di un tempo andato, quando un piatto povero e autentico aggregava spontaneamente la gente.

Schininà, l’arte di valorizzare semplici ingredienti della natura

Orogastronomico era presente a tavola. Ha potuto constatare come lo chef Schininà abbia dalla sua «quella grande capacità di valorizzazione dei semplici ingredienti della natura che da soli già basterebbero a creare un piatto che si sostiene da sé», dice Schininà. Tra i suoi mentori chef come Corrado Assenza e Claudio Ruta del ristorante La Fenice «Amo dare una griffe di personalità ai miei piatti, ma i componenti dei miei piatti devono sempre rimanere pienamente riconoscibili».

Ad accompagnare le pietanze, i vini di Tenuta Bastonaca di Silvana Raniolo di Vittoria. Grillo, Frappato e Cerasuolo di Vittoria hanno fatto parlare di sé. Spiegazioni e delucidazioni tecniche di sommelier e appassionati presenti tra i commensali.

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Bomboloni di pasta ripieni di finocchietto selvatico con salsa di pomodoro agrodolce, insalata di fagioli, cedro, sedano, cipollotto, fragole e pasta soffiata. Arancino di cuturro con bietole selvatiche su crema di mandorle e nipitella. Selezione di formaggi confetture; focacce stile “Carasau” di pomodoro e formaggio.

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Antipasto “La mia frittata” con verdure di primavera ed erbe spontanee.

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Primo: Fusilli di Tumminia integrale con salsa di erbe aromatiche, gelato di “caciocavallo” semistagionato, finta salsiccia croccante.

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Portata principale: rotolino di patate con senape selvatica, crema di ceci, fonduta di caciocavallo stagionato e riduzione di Cerasuolo di Vittoria.

Infine il saluto dello chef. Torta di mandorle con cremoso di caciocavallo stagionato su crema di carote igt di Ispica, limoni e sedano canditi, fragole, menta e gelato di piselli.

 

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