VIRIDIOR experience e Dragotto Farm: percorso alla scoperta dell’olio allo SciùRum di Palermo 0

PALERMO. VIRIDIOR experience, il nuovo olio extra vergine di oliva ottenuto da una speciale selezione di olive Nocellara del Belice IGP, coltivate nelle colline di Castelvetrano (TP), è stato il protagonista di un percorso di gusto dedicato ad esaltarne il sapero unico.

Lo SciùRum di Via Maqueda ha ospitato per una serata evento, i fratelli Dragotto, cinque fratelli un unico progetto comune: “Ritornare a fare agricoltura come ci hanno insegnato i nostri nonni”. Nasce così Dragotto Farm.

VIRIDIOR: un gusto intenso dai toni erbacei

Da questa esigenza nasce nel 2016 la Dragotto Farm, 5 ettari di terreno nel mezzo della Valle del Belice. Le terre, non ereditate ma acquistate dai cinque fratelli, sono oggi vocate alla produzione agro-alimentare e alla coltivazione degli ulivi.

VIRIDIOR, dal latino “più verde”, è un olio fruttato, caratterizzato da toni erbacei. Possiede note caratteristiche, al pomodoro e al carciofo. Un gusto intenso capace di accompagnare piatti di pesce e carne.

Marco Dragotto

L’olio VIRIDIOR è stato il protagonista del percorso degustativo, il suo sapore unico ha esaltato ogni singolo piatto proposto.

 

Luca Dragotto, che si occupa del coordinamento di tutti i processi aziendali dalla terra, al frantoio, alla bottiglia, ha introdotto la serata dicendo: “L’evento prevede una degustazione di sette piatti di terra e di mare, la terra accompagna il mare. Ogni piatto è cotto o marinato col nostro olio”.

Da quanto lo producete?

“Lo produciamo da tre anni, – spiega Luca Dragotto – dopo due anni di prove questo è l’anno in cui siamo usciti nel mercato, si tratta di una Nocellara del Belice in purezza, IGP Sicilia e DOP valle del Belice molita col proto-reattore della Pieralisi.  La scelta delle olive non è casuale, sono selezionate in base al microclima della zona”.

“Siamo ospiti degli amici di SciùRum – continua Dragotto – è la nostra presentazione della “viridior experience”, questo modo di pensare la cucina con dell’olio che sostituisca di fatto i grassi animali. Questo è il nostro obiettivo. L’evento sarà itinerante per l’Italia.”

Avete già in programma altre tappe?

“Il secondo evento sarà a Milano e poi gireremo da maggio a settembre per la Sicilia. Il prossimo sicuramente sarà ad aprile, uno a maggio, e così via di mese in mese”.

Abbiamo una pagina facebook, – spiega -“Dragotto farm” e anche un sito che è al tempo stesso una rivista settimanale. Ad inaugurare la rivista col primo articolo è stato il professore Marrone, semiologo dell’Università di Palermo che si occupa di gusto”.

Non abbiamo ereditato una terra, – conclude Luca Dragotto – l’abbiamo comprata perché crediamo nel valore della terra, per noi fare olio è coltivare bellezza , per donare sapori siciliani e mediterranei insieme. Cerchiamo di far vivere un’esperienza come stasera.

Il nostro obiettivo è eliminare i grassi naturali dalla cucina e immettere con prepotenza l’olio che in America è stato ormai qualificato come prodotto farmaceutico. Cerchiamo di consumare prodotti siciliani di qualità perché fanno bene alla nostra salute”.

VIRIDIOR experience: il menù della serata

Scampo crudo con spuma di cavolo verde, caviale Viridior.

Pera ripiena di gambero rosso su crema di riso al nero di seppia e cicchetto di Viridior.

Doppia consistenza di seppia in guazzetto di broccoli, carciofo fritto in Viridior.

Bon bon di sarda glassato all’arancia.

 

Sgombro in vaso cottura con nido di finocchio e ravanello appassito su polvere di Viridior.

Velo di Viridior, lattuga affumicata e aria di limone.

Tentacolo di polpo in olio cottura su purea di patate al limone.

Spuma di ricotta, crema inglese al sedano, terra di nero di seppia e gocce di Viridior.

Ogni piatto è stato impreziosito dall’olio Viridion:

VIRIDIOR GRAND CRU: Il Viridior Grand Cru, è frutto di una località specifica – con le sue specifiche caratteristiche e peculiarità – e di specifici alberi. Un prodotto esclusivo e a tiratura limitata: poche selezionate bottiglie.

VIRIDIOR, BLEND: Blending è l’arte della miscelazione tra varietà diverse di olive, e quindi di oli. Rispetto ad un olio monocultivar ha un gusto più armonico e rotondo, che risponde alle diverse esigenze di palato.

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Classe 1992, laureata a Palermo in Scienze della Comunicazione per i Media e le Istituzioni, laureanda in Editoria e Giornalismo all’Università degli Studi di Verona. Solare e dinamica, ho svolto il tirocinio Erasmus a Barcellona, dove ho lavorato all’interno di una libreria italiana. Negli anni ho scritto per diversi giornali online come il Giornale del Mediterraneo e il Secolo Trentino. Attualmente collaboro per Sicilianews24 e Blog.it, giornali online di informazione. La mia nuova avventura riguarda il food, insieme al team di Orogastronomico.

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