Villa Boscogrande: il party Don Papa è eleganza e tribalismo 0

PALERMO. Villa Boscogrande: tra eleganza e tribalismo il party di Rum Don Papa, primo evento dell’azienda in Sicilia, trasporta gli ospiti in un lunedì creativo e atipico. La serata del 20 maggio è stata organizzata da Rinaldi 1957 in collaborazione con Charlotte Dillon, designer londinese di Head of house e Artist of Mask. Il risultato della partnership tra l’artista e Don Papa si è tradotto in un evento suggestivo e ancestrale dal nome “Sugarlandia”: maschere, contaminazione tra miscelazione e cucina e interattività con gli ospiti sono stati solo alcuni dei validi espedienti per far comprendere la filosofia dietro il distillato in questione ma anche le sue potenziali applicazioni.

Don Papa Sugarlandia Party: l’evento

Location de Il Gattopardo di Luchino Visconti e perla del passaggio dal barocco al neoclassico, Villa Bordonaro si presta come location aristocratica per un concept ancestrale. Già nella sala all’ingresso un sottofondo tribale dettato dalla musica del Dj Looka Barbi e delle maschere di animali stilizzate, di non immediata riconoscibilità, accolgono gli ospiti. Accanto alle maschere il tipico packaging di Don Papa che richiama il luogo di produzione, le isole Filippine. Raffigura Dionisio Magbueles, quel Papa Isio guaritore e sciamano dal leggendario ruolo nella rivoluzione filippina alla fine del XIX secolo, nonché coltivatore di canna da zucchero. Animali esotici come la volpe, la scimmia e il tarsio sono raffigurati sull’etichetta, anch’essi non individuabili ad un primo sguardo.  Lo stesso personaggio di Papa Isio ha le sembianze di un geco. Gli ospiti hanno potuto gustare una selezione predefinita di cocktail a base di rum, finger food orientali e itineranti con alcuni sfumature di esoticità culinaria come il curry, il pesce crudo, la pasta kataifi, la degustazione di ostriche e rum. Lo chef di Villa Boscogrande Natale di Maria ed il suo staff hanno in seguito proposto un menù di paste espresse in cui dominante è stato l’accostamento carne pesce con un tocco di sapori orientali e mediterranei.

Rum Don Papa: un distillato dal gusto accattivante

Il Don Papa è al momento uno dei rum più accattivanti del mercato europeo. Frutta candita, miele e vaniglia sono i sentori di questo distillato importato per opera di Rinaldi. L’azienda, nata 62 anni, insieme al nuovo nome “Rinaldi 1967” ha portato un rinnovamento in toto da due anni parallelo all’ampliamento dell’offerta. Distillati ambiziosi sul mercato e una varietà di vini che rappresentano il 40% del portafoglio totale dell’azienda. Protagonista della kermesse di lunedì è però il rum, lanciato da Rinaldi nel 2012: <<Quello della mixology è un mondo pieno di sperimentazione e novità – afferma Gabriele Rondani, Marketing & PR Director dell’azienda Rinaldi 1957 – e Don Papa sta facendo la parte del leone in quanto secondo rum più venduto in Europa e in Italia per via del suo carattere versatile e accattivante. Le aspettative dai prodotti che, come il distillato in questione, possono essere bevuti sia da soli che in miscelazione sono sempre più pretenziose>>. Al party presenti anche il rappresentante di Don Papa a Palermo Angelo di Giorgi ed Enzo Vitrano, responsabile capoarea Don Papa per Calabria e Sicilia.

Sugarlandia party: la ricostruzione dell’isola di Negros

È proprio all’ambiente della parte occidentale di Negros che si ispira l’atmosfera dell’evento. “Sugarlandia” è il secondo nome dell’isola filippina. Il rum viene qui distillato e invecchiato in botti di rovere per oltre sette anni. L’obiettivo è ricreare quel paesaggio di vulcani, animali esotici, flora e fauna per configurare la storia, far comprendere agli ospiti origine e significato del rum in degustazione.  La ricchezza e varietà del paesaggio si riversano in quella del corredo aromatico del rum: un distillato affascinante, dalla coda persistente e dal bouquet complesso.

Le maschere: la collaborazione con la designer Charlotte Dillon

L’attrazione che è riuscita a creare un ambiente mistico e selvaggio è stata quella delle maschere della designer Charlotte Dillon, londinese, classe 1979. Queste si ispirano agli animali dell’isola e alla stessa opulenza della fauna. Glitter, piume, perline, fiori, gioielli, nastri: con della colla a caldo ogni ospite ha decorato la propria maschera facendo della sala in procinto della terrazza una festa dei colori e dell’individuo nella sua unicità. << Sono un artista, realizzo maschere>> – Charlotte Dillon si presenta. <<Lavoro con Don Papa da quattro anni, portiamo avanti la sua filosofia secondo cui “tutto è incluso”: gli animali, così come le persone, sono individuals>>. << Le persone – continua la designer londinese –  possono qui creare da sé le Sugarlandia creatures, ovvero le proprie maschere. Don papa lavora con tantissimi artisti e ha progetti con diverse aziende con lo scopo di creare esperienze coinvolgenti e collettive. Quello che facciamo oggi è dare vita a Sugarlandia, creare, o ricreare, un environment simile a quello dell’isola per giocare, per far comprendere che ogni animale è diverso dall’altro e per sì che possa esprimere la sua individualità con le sue sfumature caratteriali: coinvolgenti, sensitive, dispettose, austere>>.

 

 

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